La proposta di composizione della crisi da sovraindebitamento tramite accordo con i creditori che rappresentano almeno il 60% dell'esposizione passiva, presentata dal debitore, può prevedere che i crediti muniti di privilegio, pegno o ipoteca siano soddisfatti in misura non integrale, solo allorché ne sia assicurato il pagamento in misura non inferiore a quella realizzabile, in ragione della collocazione preferenziale sul ricavato in caso di liquidazione, avuto riguardo al valore di mercato attribuibile ai beni o ai diritti sui quali insiste la causa di prelazione, come attestato dagli organismi di composizione della crisi ai sensi dell'articolo 7 della legge 3/2012. Solo in questa ipotesi tassativa è consentito il soddisfacimento non integrale dei privilegiati e ciò deve risultare espressamente dalla proposta con la relativa attestazione dell'organismo, per la composizione della crisi da sovraindebitamento, circa l'incapienza del bene oggetto di garanzia. Inoltre, il creditore ipotecario che può essere soddisfatto integralmente, non rientra fra ...
Vorrei procedere utilizzando la legge 3/2012, cosiddetta salva suicidi, per la composizione delle crisi da sovraindebitamento: sono un imprenditore (ditta individuale) non fallibile, ma la mia rilevante esposizione debitoria nei confronti dell'Agenzia delle Entrate Riscossione è riconducibile esclusivamente al mancato versamento dell'IVA dovuta, debito che non potrei comunque rimborsare con un ordinario piano di rateizzazione. Leggendo nei vari forum emerge per i crediti IVA, sottoposti a procedura ex legge 3/2012, la sola dilazionabilità dei carichi iscritti e ruolo: sono dunque tagliato fuori dalla possibilità di ottenere la riduzione dell'ingente debito (saldo stralcio) con un piano di rateizzazione effettivamente sostenibile in base alle mie precarie condizioni economico patrimoniali? ...
A causa di errori nella valutazione di persone che hanno eseguito dei lavori per un bar, mi ritrovo coi debiti fino al collo. La persona ha emesso fatture false che poi ha scontato in banca, la banca poi ha emesso i decreti e pignorato. Abbiamo fatto causa alla persona in questione ma, senza soldi, il nostro avvocato ha curato i nostri interessi in modo quantomeno superficiale e abbiamo perso. Ho una cessione del quinto, un pignoramento del quinto per ancora 120 mesi circa più altri 2 pignoramenti in coda. Svariate cartelle esattoriali che ho chiesto di rateizzare ma per le quali ancora non ho risposta. Nel frattempo mio padre è morto e sono erede di un rustico di montagna per un quarto. Valore circa 10 mila euro. Ho fatto richiesta a mia sorella di riduzione perché nel passato ha ricevuto almeno 200 mila euro da mio padre e quindi mi ...