Accantonamento per pignoramento di uno stipendio di 580 euro al netto di oneri fiscali e contributivi ma al lordo delle rate di rimborso per cessione del quinto e prestito delega » Poichè già esiste una trattenuta complessiva di 320 euro a servizio del rimborso dei prestiti di cessione e delega è corretto che l’azienda accantoni ulteriori 116 euro?





L'importo dell’accantonamento operato dal datore di lavoro è corretto in quanto si arriva complessivamente ad una trattenuta del 40%





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La mia azienda ha trattenuto 1/5 della busta paga, l’udienza deve ancora avvenire, e premettendo che la quota pignorabile deve essere al lordo di eventuali cessioni e prestiti delega, avendo però in essere dei prestiti delega aziendali la cui somma di rate supera la metà dello stipendio netto (al lordo di cessioni e prestiti delega ) di 580 euro (la trattenuta complessiva per cessione e rimborso prestito delega in corso è di 320 euro), è corretto che mi trattengano quel quinto?

La verifica relativa alla condizione, imposta dall’articolo 545 del codice di procedura civile, secondo la quale le trattenute stipendiali non possano superare la metà dell’importo indicato in busta paga – considerato al netto degli oneri fiscali e contributivi, ma al lordo delle rate di rimborso per prestiti dietro cessione del quinto e delega, nonché dei prelievi forzosi per eventuali pignoramenti in corso – è riferita esclusivamente alla trattenute per cessione del quinto (che non può superare il 20% della retribuzione netta mensile) e per pignoramento. Dal computo è esclusa la trattenuta per prestito delega in quanto trattasi di un versamento che il datore di lavoro accetta volontariamente (non in forza di legge) di versare al creditore del debitore disponente e che può essere ricondotto al rimborso di un qualsiasi prestito personale assunto dal dipendente presso banche e finanziarie al di fuori del rapporto di lavoro.

In altre parole, l’importo dell’accantonamento operato dal datore di lavoro è corretto, dal momento che, nella fattispecie, la trattenuta stipendiale per cessione non può essere superiore al 20% e con l’ulteriore accantonamento del 20% per pignoramento, si arriva complessivamente al 40% totale delle trattenute: pertanto senza alcuna violazione dell’articolo 545 del codice di procedura civile.

Insomma, se la mia paga base netta è di mille euro al mese ed ho in corso il rimborso per un prestito dietro cessione del quinto ed un prestito delega (il cosiddetto doppio quinto) per cui in banca mi arrivano solo 600 euro, l’azienda ha ancora una capienza del 30% (300 euro in quanto calcolati sulla retribuzione al netto di IRPEF e contributi previdenziali) per più pignoramenti (o accantonamenti) finalizzati a soddisfare crediti di diversa natura.

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31 Agosto 2022 · Carla Benvenuto

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