Stai leggendo Forum – Debiti e recupero crediti » Pignoramento della carta di credito prepagata dove viene accreditato lo stipendio. Richiedi una consulenza gratuita sugli argomenti trattati nel topic seguendo le istruzioni riportate qui.
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Sono un agente di commercio e a novembre 2023 ho ricevuto da parte dell’Agenzia delle Entrate Riscossione (AdER, ex Equitalia) una notifica di pignoramento presso terzi (presso l’azienda per cui lavoro): avendo già in corso un pignoramento di 1/5 delle mie provvigioni trimestrali che scadrà presumibilmente tra un anno circa, l’azienda ha risposto ad Ader che avrebbe messo in coda quest’ulteriore pignoramento decidendo quindi (per fortuna),di continuare a pagare le mie provvigioni (gli importi variano ovviamente da trimestre a trimestre, non sono sempre gli stessi ma il prelievo e’ sempre di 1/5 come da disposizione del giudice nel 2012). L’accredito delle provvigioni mi viene effettuato su una carta ricaricabile con iban “postepay business” o su una carta ricaricabile con iban “deutsch bank”.nei giorni scorsi mi arriva una notifica tramite pec dello stesso ultimo pignoramento presso terzi(quello notificato a novembre all’unica azienda per cui lavoro, sono monomandatario), ma questa volta hanno notificato il pignoramento presso terzi a “poste mobile” e “deutsch bank”(le 2 carte ricaricabili con iban in mio possesso).dovendo io ricevere i vari bonifici di lavoro come posso fare? mi ritrovo ora a non avere la possibilità di farmi accreditare gli importi (emetto di volta in volta fattura elettronica all’azienda per i miei pagamenti).tra l’altro mi chiedo : se non mi danno la possibilità di incassare le mie fatture come possono poi continuare a prelevare il quinto del primo pignoramento, quello che ho già in corso dal 2012 ?
A seguito della risposta del datore di lavoro del dipendente debitore, in base alla quale, le provvigioni dell’agente monomandatario sono già gravate da un precedente pignoramento del quinto (e quindi, la busta paga del debitore è attualmente impignorabile), il creditore procedente ha ben pensato di cambiare strategia e procedere, intanto, al pignoramento delle due carte prepagate: fra un anno, agirà verso il datore di lavoro, per il credito residuo.
Intanto il debitore esecutato fatturerà normalmente al proprio datore di lavoro: questi consegnerà la trattenuta di un quinto al vecchio datore di lavoro e accrediterà il resto su una delle due carte di credito prepagate. Al nuovo creditore procedente che ha pignorato le carte di credito prepagate il giudice assegnerà i rispettivi saldi disponibili al momento del pignoramento, ma non consentirà che vengano toccati gli accrediti del datore di lavoro successivi alla data di notifica del pignoramento, in quanto corrispettivi già sottoposti a pignoramento.
Intanto che le due carte prepagate vengano liberate dal decreto di assegnazione giudiziale, il debitore potrà poi recarsi presso l’istituto di credito che ha emesso a carta prepagata su cui è stata accreditata l’ultima busta paga e chiedere di prelevare l’importo equivalente fino a tre volte la misura massima dell’assegno sociale (attualmente circa 1510 euro – se c’è naturalmente capienza nel bonifico del datore di lavoro) così come dispone l’articolo 545 del codice di procedura civile.
Per i rimanenti dubbi deve considerare che quando il datore di lavoro del debitore sottoposto ad azione esecutiva accredita l’importo della busta paga sul conto corrente (o sulla prepagata) del proprio dipendente debitore, la retribuzione è già al netto della trattenuta versata al precedente creditore.
Quando lo stipendio non sarà più gravato dalla trattenuta attualmente in corso, il secondo creditore procederà a pignorare presso il datore di lavoro i corrispettivi dell’agente monomandatario debitore per l’importo vantato al netto di quanto già recuperato con il pignoramento della due carte prepagate.
14 Giugno 2023 · Patrizio Oliva
Pignoramento carta credito prepagata con iban
Ho attivato una nuova carta di credito prepagata ricaricabile con IBAN, con l'unico scopo di ricevere dall'azienda per cui lavoravo un bonifico di circa 15 mila euro ottenuto in sede legale come indennità di licenziamento. La carta quindi è vergine da ogni tipo di operazione. Vorrei sapere se creditori ed Equitalia potrebbero pignorarmi in parte od in toto questa somma. ...
Come è noto la carte con IBAN sono anch'esse inserite nella anagrafe tributaria e rintracciabili dai creditori tramite l'istituto emittente, essendo trattate come se fossero un normale conto corrente. Nel caso di giacenza positiva, quali ulteriori problematiche e costi incontrerebbe il creditore Italiano nel pignorare il debitore italiano che possiede una carta prepagata estera, in confronto a quanto dovrebbe fare normalmente in Italia: -se la carta con iban è Svizzera (dopo il 2018)? -se la carta è con iban paese UE -se la carta è con iban extra UE ...
Volevo capire cosa può succedere nel caso venga aggredito il conto corrente bancario da una seconda finanziaria pignorante quando una prima finanziaria ha già pignorato lo stipendio presso terzi: in particolare sul conto corrente bancario confluisce solo lo stipendio decurtato da cessioni, assegno alimentare nonché quota pignorata ed è in rosso perenne, ricorrendo costantemente al fido di duemila euro. Se vengono versate dal mio datore di lavoro 500 euro (ovvero lo stipendio al netto delle decurtazioni), e se è vero che la finanziaria dovrà aspettare la soglia minima attiva prima di poter prendere qualcosa, è anche vero che io non potrò ...
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