Phishing – In caso di addebiti su conto corrente non autorizzati l’istituto di credito deve rimborsare?

Phishing informatico e truffa online, tutela consumatore












Qualche giorno fa, visualizzando la lista delle operazioni recenti eseguite sul mio conto corrente mi sono accorto di alcuni strani addebiti per dei bonifici eseguiti: ho subito pensato si trattasse di phishing o similiare.

Ciò poiché, innanzitutto Il beneficiario dei bonifici è un soggetto sconosciuto.

La banca non mi ha informato di nulla, ne con sms ne con e-mail.

Per fortuna mi sono accorto di tutto prima che il conto venisse prosciugato.

Se me ne fossi accorto in tempo, grazie ad un avviso, avrei potuto agire prontamente, ad esempio cambiando la password o altro.

Vorrei chiedervi, ho diritto ad un rimborso da parte dell’istituto di credito?

Nell’ipotesi di operazioni effettuate sul conto corrente a mezzo di strumenti elettronici (home banking) è obbligo dell’istituto di credito fornire la prova della riconducibilità degli addebiti al cliente: al contrario, la banca è onerata ad effettuare il rimborso al cliente vittima di una frode telematica (ad esempio phishing).

Ciò è quanto deciso dalla Corte di Cassazione con ordinanza 9158/2018.

In pratica, se il cliente della banca contesta l’esecuzione di un bonifico eseguito sul proprio conto corrente online in favore di un soggetto sconosciuto, spetta all’istituto di credito dimostrare che l’operazione è stata effettivamente eseguita dal cliente stesso e non si tratti, invece, di phishing.

Dunque, al cliente basta contestare mentre spetta all’intermediario (l’istituto di credito) provare che l’operazione è regolare.

In assenza di tale dimostrazione, il correntista ha diritto al rimborso dei soldi prelevati indebitamente.

Pertanto, il cliente che si accorge dell’addebito non autorizzato dovrà innanzitutto presentare una denuncia-querela alla polizia postale.

Dopodiché, allegando una copia della stessa, dovrà spedire alla propria banca una raccomandata a/r con la richiesta di restituzione del maltolto.

La domanda dovrà indicare la data dell’operazione e specificando che l’operazione non è stata mai autorizzata.

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24 Aprile 2018 · Andrea Ricciardi