DOMANDA
Mia madre è deceduta il giorno 01/06/2024, ma per questioni bancarie (era sabato) la pensione è stata materialmente pagata il giorno 03/06 (sabato): vorrei sapere se l’importo è legittimo o va restituito all’INPS.
In una sentenza ho letto che l’eliminazione della pensione avviene al primo giorno del mese successivo al decesso (in questo caso 01/07) ma il patronato mi ha messo il dubbio in quanto, nel mio caso, il pagamento è successivo al decesso (anche se relativo al mese corrente e non al successivo).
RISPOSTA
L’articolo 31, comma 19, della legge 289/2002 prevede che i Comuni forniscano all’INPS, in via telematica, le comunicazioni relative ai decessi della popolazione residente. Sulla base di tali informazioni, le pensioni vengono eliminate dall’INPS con decorrenza dal primo giorno del mese successivo a quello del decesso.
In funzione di un maggiore controllo della spesa pubblica, sono state predisposte convenzioni per disciplinare la materia dell’accredito delle pensioni presso gli istituti bancari e per vincolare gli istituti di credito ad un certo controllo sull’erogazione dei trattamenti pensionistici. L’articolo 2 di dette convenzioni stipulate con l’INPS, stabilisce che l’Istituto di Credito (o Poste Italiane) è tenuto a rifondere all’INPS le somme accreditate dopo la data di eliminazione della pensione per decesso del pensionato (e a rivalersi, eventualmente sul soggetto che ha indebitamente prelevato la pensione.
In breve, la pensione accreditata nel mese del decesso è pagata per intero, indipendentemente dalla data del decesso. Dovranno, invece, essere restituite le mensilità di pensione accreditata oltre il mese del decesso.
Nella fattispecie, quindi, la pensione che venisse eventualmente accreditata dal primo luglio in poi, dovrebbe essere restituita da chi fosse riuscito, indebitamente, a prelevarla.
La rata di giugno 2024 della pensione andrà ad accrescere l’eredità lasciata dal pensionato. Che l’accredito della rata di giugno della pensione sia stato effettuato dopo il decesso è del tutto irrilevante: quello che importa è che l’accredito non sia avvenuto dopo la data di eliminazione della pensione.
5 Giugno 2024 - Simonetta Folliero
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