DOMANDA
Ho una zia anziana nubile senza figli e senza fratelli, che vive sola e con la quale (purtroppo) non sono mai andato d’accordo; i rapporti sono quasi pari allo zero. Se le sue condizioni di salute dovessero peggiorare, sono tenuto ad occuparmene? Devo contribuire al pagamento di una badante o alla retta in caso di ricovero in casa di riposo? Non parlo di obbligo morale ma di obbligo giuridico.
RISPOSTA
L’articolo 433 del codice civile stabilisce che all’obbligo di prestare gli alimenti sono tenuti, nell’ordine:
1) il coniuge;
2) i figli anche adottivi, e, in loro mancanza, i discendenti prossimi ;
3) i genitori e, in loro mancanza, gli ascendenti prossimi; gli adottanti;
4) i generi e le nuore;
5) il suocero e la suocera;
6) i fratelli e le sorelle germani o unilaterali, con precedenza dei germani sugli unilaterali
Quindi il nipote non discendente ma figlio di un collaterale premorto (fratello o sorella) non è soggetto ad obblighi alimentari nei confronti della zia. Nella situazione indicata, invero, nessuno fra i parenti e gli affini risulta obbligato, se la zia non ha genitori in vita.
Peraltro, l’obbligato dovrebbe essere riconosciuto con sentenza, da un giudice su citazione promossa della zia.
7 Agosto 2024 - Carla Benvenuto