Nucleo familiare e reddito di cittadinanza per disoccupato non convivente con i propri genitori












Ho 36 anni, sono disoccupato e vivo con mia madre (dipendente statale): se riuscissi a cambiare la residenza, potrebbe bastare per aver diritto al reddito di cittadinanza?

Chiedo perché non vorrei un domani trovarmi nella situazione di aver stipulato un contratto d’affitto e non poterlo più pagare.

Quello che sicuramente possiamo affermare è che un soggetto che abbia compiuto i 26 anni di età, avendo acquisito la residenza in un luogo diverso da quello dei propri genitori, può formare un nucleo familiare autonomo e quindi uscire dal nucleo familiare dei propri genitori.

Per accedere al beneficio del reddito di cittadinanza, tuttavia, non è sufficiente che il nucleo familiare sia formato da un solo elemento e che questi risulti essere attualmente disoccupato. Infatti, con riferimento all’anno d’imposta 2018, è necessario che il richiedente RDC abbia prodotto reddito nonché abbia avuto un saldo di conto corrente (o una consistenza media) inferiori alle soglie stabilite dal decreto legge 4/2019.

Possono, inoltre, influire sull’istanza di richiesta del reddito di cittadinanza eventuali proprietà immobiliari possedute (anche solo per qualche mese) nel corso del 2018 o l’acquisto di veicoli effettuato recentemente.

Insomma per capire si si abbia, o meno, diritto al reddito di cittadinanza bisogna presentare la Dichiarazione Sostitutiva Unica ed attendere che l’INPS effettui il calcolo dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) con riferimento al nucleo familiare esistente alla data di presentazione.

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15 Novembre 2020 · Roberto Petrella