Notifica da Agenzia delle Entrate – Ma il potere di accertamento non è decaduto?

Avviso di accertamento, notifica atti a mezzo posta












Siamo al 10 gennaio 2017, e diciamo che forse avrei potuto avere problemi con l’agenzia delle entrate, avrebbero potuto inviarmi un accertamento, con decadenza 31 dicembre 2016 (per i redditi del 2011), siccome quello che conta è il giorno in cui l’Agenzia delle Entrate consegna il plico dell’accertamento alle poste, che poi lo notificherà al cittadino, quanto ancora posso rischiare che questo accertamento arrivi, quanti giorni ci mette un accertamento per arrivare da quando è emesso? C’è un tempo massimo?

Altrimenti per esempio, a febbraio o marzo potrei ancora vedermi recapitare un eventuale accertamento?

P.S.: è capitato che un sollecito per una TIA era stato consegnato alle poste in ottobre dal comune, e poi recapitato al cittadino con raccomandata nel mese di dicembre, c’era uno scollamento tra la data di consegna del plico alle poste e di consegna dello stesso al cittadino di quasi due mesi, però non si trattava appunto dell’Agenzia delle Entrate.

Avremmo voluto rassicurarla, ma credo che nessuno potrà fornire una risposta seria ed affidabile alla sua domanda: piuttosto, capita spesso che il postino dimentichi di lasciare l’avviso di giacenza al destinatario o che questo vada smarrito fra opuscoli e depliants pubblicitari con cui ormai riempiono le nostre cassette postali.

Con un po’ di buona volontà, anche senza l’avviso che riporta il numero di raccomandata, l’impiegato dell’ufficio postale più vicino al luogo in cui vive potrà verificare se, casomai, vi fosse in giacenza una raccomandata a suo nome.

Tanto, una volta che l’atto risultasse in giacenza, il fatto che non sia stato lasciato l’avviso non le permetterebbe, comunque, di eccepire vizi di notifica.

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11 Gennaio 2017 · Annapaola Ferri