Maternità anticipata e NASPI – La maternità entro quanto tempo deve insorgere rispetto alla cessazione del rapporto di lavoro per aver diritto all’indennizzo?

L'evento di maternità è indennizzato quando insorge entro sessanta giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro












Sono precettore di indennità di NASPI da settembre 2016, con l’ultimo rapporto di lavoro cessato il 20/08/16. Dal 23 marzo mi trovo in stato di gravidanza a rischio, accertato dalla Asl, anche l’ispettorato del lavoro ha trasmesso all’Inps la documentazione necessaria ed ho sottoscritto il patto di servizio con il centro per l’impiego il quale giustifica la mancata ricerca attiva di nuovo impiego.

Ad oggi non ho ancora ricevuto l’indennità di NASPI per il mese di aprile, né ho ricevuto alcuna comunicazione in merito, cosicché stamattina mi sono recata all’Inps per avere informazioni ed effettivamente risulta sospesa l’indennità di NASPI per subentro di gravidanza a rischio. La questione è che mi hanno detto che, per quanto riguarda la maternità, non mi verrà pagato nemmeno un euro e la NASPI riprenderà alla fine della maternità obbligatoria. Ciò significa che non riceverò un euro sino a febbraio 2018 (data di fine maternità obbligatoria, 20/11/16 data presunta parto).

Vorrei quindi capire, è corretto quanto mi hanno comunicato? Qual è la normativa di riferimento in cui queste affermazioni trovano riscontro?

L’evento di maternità è indennizzato quando insorge entro sessanta giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro. Questo è quanto riportato nella circolare INPS 94/2015 che, per sua comodità allego.

Quando la lavoratrice si trovi, all’inizio del periodo di congedo di maternità, disoccupata ed in godimento di prestazione di disoccupazione, ha diritto all’indennità giornaliera di maternità anche qualora siano trascorsi sessanta giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro. In questo caso la prestazione di disoccupazione si sospende per poi essere ripristinata per la parte residua al termine del periodo di maternità.

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26 Maggio 2017 · Lilla De Angelis