Libretti al portatore









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Libretti al portatore addio. Una delle forme di risparmio più in voga nei decenni precedenti si sta lentamente estinguendo a causa del giro di vite imposto dai governi in materia di legge anti-riciclaggio e per combattere il “nero”.

Dal 2008, infatti, è in atto un controllo forzato che ha visto le soglie di deposito ridursi da infinito a 5mila euro, rialzarsi a 12.500 e ora crollare a 2.500 euro.

Entro domani, infatti, chi avrà ancora libretti al portatore, emessi da banche o dalla posta, con somme superiori a 2.499,99 euro incapperà in multe salate.

LA DIFFERENZA

I libretti si distinguono tra nominali (chi li possiede non avrà problemi con la nuova normativa) e al portatore. I primi sono associati a persone fisiche, i secondi invece non hanno collegamenti con l’utilizzatore e possono essere usati da chiunque ne sia in possesso. Il prelievo di contanti od il deposito va comunque effettuato presentando un documento d’identità e il codice fiscale.

LA LEGGE

Entro il 30 settembre chi possiede libretti al portatore avrà il dovere di regolarizzarsi, portando il risparmio al di sotto della soglia di 2500 euro. Sarà quindi possibile, recandosi in banca oppure in posta, prelevare le eccedenze o chiudere il deposito, trasformandolo in un libretto nominale.

Chi non effettuerà l’operazione sarà soggetto ad una multa che va dall’1 al 40% del valore depositato, ma che non sarà mai inferiore ai 3mila euro. Sorge quindi un paradosso: un possessore di libretto con, ad esempio, 2700 euro depositati si troverà a pagare una multa superiore al risparmio posseduto.

BANCHE E POSTA

Gli istituti sono tenuti a segnalare al Ministero delle Finanze eventuali trasgressori, ma soltanto dal momento in cui un cliente si presentasse allo sportello con un libretto che vanta un risparmio superiore ai 2500 euro. In sostanza il governo non chiede un elenco preventivo degli intestatari, ma impone un controllo diretto agli operatori.

In tal modo i libretti “dormienti” – cioè, quelli sui quali da anni non vengono effettuate operazioni di prelievo o deposito – potranno restare tali ad oltranza mentre saranno puniti chi ancora li utilizza costantemente oltre la soglia limite.

ANZIANI E AFFITTUARI

Dal momento che i libretti al portatore sono un’abitudine di risparmio piuttosto in voga nel passato, sono soprattutto gli anziani ad usufruirne, magari per depositare parte della pensione oppure per accantonare piccole somme.

Una pratica abbastanza diffusa riguarda invece coloro che affittano un immobile e pretendono, come deposito cauzionale, un libretto al portatore con la somma dovuta. Pure in questo caso il libretto dovrà rientrare nei nuovi parametri anche se il vincolo fosse legato alla clausola contrattuale.

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30 Settembre 2011 - Carla Benvenuto









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