La casella di Posta Elettronica Certificata (PEC) – Per chi è obbligatoria





Solo chi, cittadino non obbligato, indicherà il proprio domicilio digitale (la PEC) nel sito INAD potrà ricevere notifiche in formato non cartaceo





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In riferimento a questo topic, come da vostro consiglio ho tolto tutto dalla Postepay Evolution: inoltre, vorrei chiedere, avendo una pec, come mai il precetto mi arriva in formato cartaceo?

BEGINNISH

Secondo la normativa vigente in Italia, l’obbligo di possedere la PEC è stato introdotto, a partire dal 2009, per le Pubbliche Amministrazioni, i professionisti iscritti all’Albo nonché le nuove società di persone. Per le società di persone già costituite, l’obbligo di PEC è stato introdotto nel 2011, per le partite IVA e le ditte individuali, compresi gli artigiani, a partire dal 2013.

A partire dal 1° ottobre 2020, con l’entrata in vigore del Decreto Semplificazioni (in particolare in base all’articolo 37 del decreto legge 76/2020), non è più consentito fare impresa se questa è priva di un indirizzo di Posta Elettronica Certificata.

Qualsiasi comunicazione fra soggetti obbligati a detenere una casella di Posta Elettronica Certificata (PEC) deve avvenire tramite PEC

Per i comuni cittadini non c’è ancora obbligo di PEC, quindi, in generale il precetto viene notificato secondo le regole contemplate nell’articolo 137 del codice di procedura civile.

Solo a partire dal 6 luglio 2023, indicando qui una Pec come proprio Domicilio digitale il cittadino che non fa parte delle categorie appena sopra elencate (per cui la PEC è obbligatoria) potrà ricevere tutte le comunicazioni della Pubblica Amministrazione con valore legale direttamente nella propria casella di posta elettronica certificata.

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15 Luglio 2023 · Annapaola Ferri

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