DOMANDA
Ho 29 anni, due figli minori, sono divorziata: al momento sono residente in una casa intestata a mio padre (nucleo familiare di origine) in comodato d’uso.
Lavoro dal 2010, ho abitato all’estero fino ad agosto 2019. Trovo assurdo che mi venga negato il diritto allo studio in quanto io NON posso permettermi di pagare le tasse universitarie in base all’ISEE del mio nucleo familiare di origine.
Ho un nucleo mio, uno stato di famiglia mio e appunto 29 anni. Voglio dare un futuro migliore ai miei figli e mi viene negato. Ci si puo’ appellare al D.L. del 2013?
RISPOSTA
Inutile appellarsi: l’articolo 8 comma 2 del DPCM 159/2013 parla chiaro e stabilisce che, in presenza di genitori non conviventi con lo studente che ne fa richiesta, il richiedente medesimo fa parte del nucleo familiare dei genitori, a meno che non ricorrano due requisiti, uno dei quali consiste nell’obbligo, per l’aspirante studente universitario, di avere avuto residenza fuori dall’unità abitativa della famiglia di origine, da almeno due anni rispetto alla data di presentazione della domanda di iscrizione per la prima volta a ciascun corso di studi, in un alloggio non di proprietà di un suo membro. Requisito che lei non ha dal momento che vive in una casa di proprietà di suo padre.
27 Luglio 2020 - Genny Manfredi