Isee università – Condizioni che lo studente non convivente con i propri genitori deve rispettare per non essere attratto nel nucleo familiare dei propri genitori

ISEEU - ISEE per Università












Quest’anno dovrò presentare l’ISEE per l’università: attualmente sono residente nella mia abitazione di proprietà ma solo da ottobre e ho abitato per 2 anni con residenza in una casa in affitto (non di proprietà di parenti) ma per circa 6 mesi, prima della residenza attuale ho dovuto rimetterla con i miei genitori. A questo punto, quest’anno l’isee dovrà essere fatto in autonomia o sempre con i miei genitori? A giugno del prossimo anno mi sposerò con il mio attuale convivente ma non credo che questo cambi qualcosa.

Ai fini dell’accesso alle prestazioni per il diritto allo studio universitario, lo studente universitario è considerato autonomo se vengono rispettate entrambe le condizioni:

  • lo studente è residente fuori dall’unità abitativa della famiglia di origine da almeno due anni rispetto alla data di presentazione della domanda di iscrizione per la prima volta a ciascun corso di studi, in alloggio non di proprietà di un suo membro;
  • lo studente presenta una adeguata capacità di reddito: al momento in cui si scrive la soglia è fissata in 6.500 euro.

L’adeguata capacità di reddito deve essere riferita, in linea di principio, al singolo studente universitario. Se tuttavia questi è coniugato, la predetta soglia per l’adeguatezza della capacità di reddito deve essere valutata tenendo conto anche dei redditi del coniuge dello studente universitario. L’anno di imposta di riferimento per il reddito è il 2017.

Lei non rispetta la prima condizione (devono essere due anni a ritroso partendo dalla data di presentazione della DSU).

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28 Novembre 2019 · Genny Manfredi