Va ricordato, innanzitutto, che il disegno di legge per il Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2024 e per il bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026 è attualmente al vaglio del Parlamento: lo scorso 30 ottobre il Governo ha presentato il testo bollinato dal MEF della Manovra 2024 al Parlamento. Il testo definitivo arriverà al Senato tra il 4 e il 7 dicembre, mentre antro la fine del mese, anche la Camera dovrà dare il suo assenso via libera definitivo.
Possiamo allora parlare solo di bozza di proposta del governo: ebbene, l’articolo 38 della bozza all’esame del Senato riporta che sono esclusi, nella determinazione dell’ISEE, fino al valore complessivo di 50 mila euro, i titoli di stato, nonché i prodotti finanziari di raccolta del risparmio con obbligo di rimborso assistito dalla garanzia dello Stato (tra l’altro, i buoni postali, giusto per intenderci).
Qualora la norma venisse approvata non ci sarebbe spazio ad equivoci: la documentazione rilasciata dalla banca (valore al 31 dicembre del secondo anno precedente la data di presentazione della DSU, dei titoli di risparmio depositati) non includerebbe i titoli di Stato fino ad un valore di 50 mila euro, così come Poste Italiane non includerà nel computo dell’importo del conto di deposito richiesto dal risparmiatore. il valore (fino a 50 mila euro) dei buoni postali dematerializzati, mentre i cittadini che detengono i Buoni Postali cartacei dichiareranno, nella DSU, il valore nominale dei Buoni Postali posseduti al netto di 50 mila euro.
Ricordiamo tuttavia che fino all’ultimo momento, deputati e senatori potrebbero apportare modifiche, anche significative, ai contenuti della bozza di disegno legislativo di bilancio.
E’ ovvio che non includendo i buoni postali, il patrimonio mobiliare diminuirà e con esso il valore ISEE.
16 Novembre 2023 · Genny Manfredi