Ingiunzione del comune originata da sanzione amministrativa (multa) non pagata


La Corte di Cassazione ha più volte ribadito che l'applicazione di interessi semestrali del 10% ad una mula non pagata, è pienamente legittima





Ho ricevuto una ingiunzione di 706 euro dalla Bconsulenze di Cosenza per conto del comune di Molfetta per 2 multe di Agosto 2018 di cui sinceramente non ricordo anche perché non ci sono i verbali allegati e quindi é difficile capire: ho 30 giorni per pagare poi minacciano azioni esecutive. Ho letto di una sentenza del giudice di pace di Taranto dottor Martino Giacovelli sentenza numero 1078/2016 del 30/03/2016 in cui si elencano 4 motivi per fare opposizione, che nel mio caso ci sono tutti e cioè:

– non c’è stata la comunicazione 120gg prima;
– c’è stata la maggiorazione semestrale del 10% che sembra sia illegittima;
– sono passati più di 4 anni ed invece il comune dovrebbe notificare il titolo esecutivo entro il 31 Dicembre del terzo anno successivo a quello in cui l’accertamento é divenuto definitivo;
– il verbale posto alla base dell’ingiunzione non risulta allegato ma solo richiamato.

Cosa mi consigliate di fare?

Non crediamo sia utile e proficuo entrare nel merito delle sentenze del Giudice di Pace di Taranto dottor Martino Giacovelli: rileviamo, tuttavia, che la sentenza qui richiamata risale al lontano 2016 e che da allora ne è passata di acqua sotto si ponti. In più, probabilmente c’è qualche errore di trascrizione o di contesto, riguardo i motivi per cui è possibile presentare opposizione ad una sanzione amministrativa comminata per violazione del Codice della Strada. Infatti, secondo l’articolo 209 del Codice della strada la prescrizione del diritto a riscuotere le somme dovute a titolo di sanzioni amministrative pecuniarie per violazioni previste dal Codice della Strada è regolata dall’articolo 28 della legge 689/1981 in vigore da 15 dicembre 1981), norma che specifica che il diritto alla riscossione delle multe si prescrive nel termine di cinque anni (non quattro) dal giorno in cui è stata commessa la violazione. Probabilmente i 4 anni di prescrizione si riferivano ad altro tipo di accertamento riguardante tributi locali.

A nostro parere la cosa da fare è recarsi presso l’ufficio del Comune di Molfetta preposto alla riscossione delle sanzioni amministrative per violazione del Codice della Strada e pretendere l’esibizione, in copia, della documentazione attestante l’avvenuta notifica del verbale entro 90 giorni dall’accertamento della trasgressione, ricordando che il tentativo di consegna del verbale al trasgressore può essere stato effettuato, senza successo, in occasione di una temporanea assenza del destinatario e che la notifica del verbale sia stata correttamente perfezionata per compiuta giacenza (il decimo giorno successivo all’inizio giacenza presso l’ufficio postale così come indicato nell’avviso di deposito, probabilmente andato smarrito, lasciato dal postino incaricato).

La Corte di Cassazione ha più volte ribadito che l’applicazione di interessi semestrali del 10% ad una sanzione amministrativa per violazione al Codice della Strada, fino al tentativo di riscossione coattiva è legittima e costituisce una sanzione e non l’applicazione di interessi viziati da anatocismo.

La notifica di intimazione entro 120 giorni si effettua se l’espropriazione non é iniziata entro un anno dalla notifica della cartella di pagamento (Agenzia Entrate Riscossione, AdER ex Equitalia), mentre qui si tratta di ingiunzione comunale affidata ad un concessionario locale. In ogni caso, l’avviso di intimazione al pagamento viene trasmesso per posta ordinaria (senza attestato di invio, né avviso di ricevimento), per cui sarebbe praticamente quasi impossibile contestare questa tipologia di notifica.

L’assenza dell’allegato verbale nell’ingiunzione comunale lascia il tempo che trova, dal momento che, per costante giurisprudenza, devono essere allegati all’ingiunzione solo gli atti che non risultano già noti al destinatario, e questa eccezione viene automaticamente assorbita da un eventuale vizio di notifica del verbale non notificato entro i 90 giorni dall’accertamento dell’infrazione, rilevabile con l’accesso agli atti che suggeriamo di effettuare presso l’ufficio preposto del Comune di Molfetta.

Solo dopo l’accertamento di un eventuale vizio di notifica del verbale di accertamento della violazione al Codice della Strada, varrebbe la pena presentare ricorso al Giudice di Pace di Molfetta, territorialmente competente.

26 Febbraio 2023 · Giuseppe Pennuto


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