DOMANDA
Nel 1990 mio marito ha cessato la libera professione per fallimento avendo in sospeso diversi debiti con finanziarie e banche: nel 1994 è stato assunto presso la pubblica amministrazione e pertanto i creditori hanno provveduto a pignorare il quinto dello stipendio. Ultimamente i nostri rapporti non sono buoni. Più volte ho chiesto di sapere l’importo dei debiti acquisiti, ma non ho ricevuto una risposta adeguata. Volevo sapere se posso in qualche modo richiedere in qualità di moglie una copia del decreto ingiuntivo e dove rivolgermi.
Grazie
RISPOSTA
La richiesta di copia di un atto pubblico, qual è un decreto ingiuntivo, va presentata alla cancelleria del contenzioso civile del tribunale territorialmente competente dove è stato emesso il provvedimento (di solito quello che ha giurisdizione sul luogo di residenza del debitore).
Tuttavia, è necessario indicare il numero di registro generale dell’atto: difficilmente la cancelleria eseguirà per lei una ricerca per nome o codice fiscale di una delle parti finalizzata ad individuare gli estremi dell’atto.
In alcuni tribunali, per di più, la possibilità di ottenere copia dell’atto è subordinata alla preventiva autorizzazione di un giudice delegato. Ma lei, in qualità di coniuge del debitore, non dovrebbe avare problemi al rilascio di quanto richiesto.
E’ previsto il pagamento di diritti mediante marche da bollo in ragione del numero delle pagine e del carattere d’urgenza.
Il suggerimento è quello di affidarsi ad un avvocato o ad un procuratore legale (può essere sufficiente anche un’agenzia specializzata in pratiche tribunalizie) che sappia muoversi nei meandri della burocrazia giudiziaria.
24 Gennaio 2021 - Marzia Ciunfrini
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