Indennità per chiusura attività commerciale – Ritardi inconcepibili nella liquidazione del beneficio
Il consiglio è recarsi personalmente presso la sede territorialmente competente dell’INPS, per individuare gli intoppi alla liquidazione del beneficio
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Nel mese di luglio 2022 l’INPS mi ha riconosciuto l’indennità per chiusura attività commerciale: la domanda della stessa era stata inviata il 22 novembre 2021 ogni mese chiedo informazioni perché nulla viene erogato e la risposta è sempre la stessa che stanno aspettando la verifica presso agenzia entrate e riscossioni presso la quale ho cartelle inevase. La domanda è: quanto tempo ci vuole per avere una risposta dall’INPS? Nel frattempo come posso agire? Faccio presente che è già passato quasi un anno.
Purtroppo, l’unica cosa che possiamo fare è quella di consigliarle di recarsi personalmente presso la sede territorialmente competente dell’INPS per accertarsi di cosa stia ritardando la liquidazione dell’indennità di chiusura dell’attività commerciale.
Ho cessato la mia attività commerciale al 31/12/2018: ho chiuso con debiti e ho cercato di poter avere un sussidio: nei primi mesi del 2019, dopo essermi recata al Caf mi vengono date due indicazioni, una richiesta per il reddito di cittadinanza e un'altra per la richiesta Indennizzo Commercianti per cessata attività con i requisiti che io avevo. Così ho presentato entrambe le domande, ho preparato Isee e a giugno 2019 mi mettono in pagamento il Reddito di Cittadinanza. Qui non c'era retroattività, e io sono sopravvissuta senza reddito per sei mesi. Adesso, siamo ad aprile 2020, ricevo una lettera dall'INPS senza nessuna raccomandata, la lettera porta data 05 marzo 2020, che ricevo adesso, dove mi liquidano questo indennizzo dove si dice: sono stati determinati arretrati per il periodo 1 Dicembre 2019 al 28 Febbraio 2020. Questo perché dopo molte lotte e richieste sono rientrati nella possibilità di questo indennizzo, ... [leggi tutto]
Il lavoratore avente diritto alla corresponsione dell'indennità di disoccupazione ASpI o mini ASpI può richiedere la liquidazione anticipata in un'unica soluzione degli importi non ancora percepiti; ciò al fine di intraprendere un'attività di lavoro autonomo, ovvero per avviare un'attività in forma di auto impresa o di micro impresa, o per associarsi in cooperativa. L'erogazione in una unica soluzione ed in via anticipata dell'indennità ASpI o mini ASpI assume la natura specifica di contributo finanziario per lo sviluppo dell'autoimprenditorialità destinato a sopperire alle spese iniziali di un'attività che il lavoratore in disoccupazione svolge. Il contributo risulta inoltre preordinato allo scopo di ridurre la pressione sul mercato del lavoro subordinato, indirizzando i disoccupati nel settore delle attività autonome e delle cooperative, in luogo del reimpiego con rapporto di natura subordinata, che, potrebbe essere di difficile reperimento specie in fasi congiunturali dell'economia. Il lavoratore che intende avvalersi dell'anticipazione deve inoltrare telematicamente all'INPS specifica ... [leggi tutto]
Nostro padre ha contratto in vita dei debiti con l'agenzia delle entrate e altri vari enti per imposte non pagate, e pian piano ci stanno notificando cartelle e vari avvisi di accertamento. Alla sua morte io e mio fratello abbiamo accettato con beneficio di inventario, ma ancora non abbiamo proceduto a liquidare i creditori anche perchè per alcune cartelle abbiamo fatto dei ricorsi. Come ci dovremo comportare per liquidare quelle definitive? è passato ormai 1 anno dall'inventario. ... [leggi tutto]
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