Impugnazione del testamento olografo: obbligo o facoltà?

Probabilmente sua sorella sospetta di qualcuno che abbia falsificato il testamento e vorrebbe che quel qualcuno venisse individuato e punito penalmente


DOMANDA


Mia sorella mi ha comunicato che impugnerà il testamento di nostra madre per lesione di legittima e chiederà anche una perizia per accertarne eventualmente la falsità. La cosa strana è che mi ha detto che farà tutto ciò in quanto è obbligata per legge. A me non risulta che la legge obblighi a compiere queste azioni ma sia a discrezione del legittimario scegliere se avviare o meno una causa oppure accettare il testamento così com'è. Lei invece insiste affermando che le dispiace ma deve per forza impugnare perché "lo impone la legge".



Posto che io non ho problemi a reintegrarla per quanto riguarda la quota di legittima, mi darebbe invece molto fastidio l'avvio di un'inutile causa (che graverebbe anche sulle mie tasche) per presunta falsità in quanto il testamento è scritto dalla mamma al 100% e ho tutta la documentazione (scritture di provenienza certa e altra documentazione probante) che conferma la verità di ciò che dico. Quindi si sprecherebbero solo tempo e denaro. Mi sfugge l'articolo che impone l'obbligo di impugnare un testamento e di fare una perizia grafologica, oppure mia sorella non ha il coraggio dire chiaramente che ha scelto di agire così e si è inventata la scusa del "lo impone la legge"?


RISPOSTA

Nel nostro ordinamento giudiziario solo i Procuratori della Repubblica, i Pubblici Ministeri o PM per intenderci, hanno l’obbligo, fra gli altri, di procedere d’ufficio per assicurare la corretta applicazione delle leggi sia in ambito civile che penale. Sua sorella non è in alcun modo obbligata a procedere legalmente. Forse non ha figli, altrimenti avrebbe potuto, in modo più credibile e molto meno naive, affermare che ha l’obbligo di tutelare i propri figli e per questo è costretta ad avviare un contenzioso legale.


Probabilmente non è consapevole che in caso di riconoscimento del diritto ad una maggiore quota ereditaria spettante, se le andasse bene, quasi tutto quanto eventualmente guadagnato, andrà devoluto in parcelle agli azzeccagarbugli, in Contributi Unificati allo Stato ed in onorari per perizie tecniche grafologiche richieste dal giudicante, a maggior ragione se il fratello controparte non si costituisse. Probabilmente sua sorella sospetta di qualcuno che ha falsificato il testamento e vorrebbe che quel qualcuno venisse individuato e punito penalmente.



7 Novembre 2024 - Marzia Ciunfrini


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