DOMANDA
Sto avendo problemi legali con una persona che non ha un vero e proprio lavoro, o meglio è socio di alcune cooperative che lavorano principalmente con bandi pubblici. Quindi non ha il classico lavoro dove ogni mattina va in ufficio e si siede alla scrivania 8 ore. Le cooperative di cui è socio lavorano bene, tuttavia mi sono documentato e ho letto ovunque che non hanno scopo di lucro. Pur capendo questo, tuttavia lavorano gratis o meglio, che i soci mettono propri soldi e poi non ci guadagnano nulla. Forse ricevano soldi sotto altre “forme” ad esempio risultando come “rimborso spese”? Non riesco a capire se questa persona con cui ho problemi ha delle vere e proprie entrate .
RISPOSTA
Il settore no profit, o Terzo Settore include gli enti (Enti del Terzo Settore o ETS)che operano al di fuori del settore pubblico (lo Stato e la pubblica amministrazione, definiti primo settore) e di quello commerciale (il mercato e le imprese, definiti secondo settore).
Si tratta in sostanza di realtà di natura privata che non operano per scopo di lucro, ma piuttosto con finalità civiche o legate all’utilità sociale.
Ciò non toglie che se la persona di cui si tratta (che indicheremo come debitore ) è un socio di un ETS costituitosi in cooperativa a responsabilità limitata non sia possibile pignorare le quote sociali del socio: se invece il debitore vi svolge attività da lavoro dipendente si può pignorare lo stipendio presso il datore di lavoro.
In ogni caso è possibile procedere con pignoramento del conto corrente del debitore e/o con l’espropriazione di un qualsiasi bene di proprietà.
In altre parole gli ETS fruiscono di numerose e significative agevolazioni fiscali, ma tali agevolazioni non si estendono alla impignorabilità delle quote sociali detenute dai soci o degli stipendi percepiti da amministratori e dipendenti.
Insomma gli ETS non possono avere scopo di lucro, ma chi vi lavora deve portare lo stipendio a casa.
30 Novembre 2024 - Tullio Solinas