Genitori separati o divorziati – Bonus di 800 euro per mantenere i figli?

Il bonus va a genitori che hanno perso il lavoro causa Covid-19 e hanno difficoltà a corrispondere l'assegno di mantenimento giudiziale per i figli












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Sono un genitore separato e devo provvedere a mantenere mio figlio, che risiede con la madre, come da sentenza di separazione giudiziale: ho sentito dire che si può ottenere un bonus varato dal Governo per questa casistica.

E’ vero? Come accedervi e con quali requisiti?

Il nuovo bonus 2021 per “single” è un misura varata dal governo per aiutare i genitori che si sono separati o hanno divorziato e hanno difficoltà con l’assegno di mantenimento per i propri figli: il contributo varia in base alla situazione economica del genitore e può raggiungere un massimo di 800 euro mensili.

Più nello specifico, il bonus è stato pensato per quei genitori separati o divorziati che, a causa del Covid-19, hanno perso il lavoro o ne hanno visto ridimensionato l’orario in maniera significativa e non sono dunque più in grado di provvedere in modo certo al versamento dell’assegno di mantenimento stabilito dal giudice in sede di separazione.

La manovra del governo attraverso il ministero dell’Economia e delle Finanze mira dunque a tutelare i più piccoli, garantendo un sostegno economico per il loro mantenimento.

Chi può farne domanda? Il genitore separato o divorziato che vive da solo ed è in difficoltà a versare l’assegno di mantenimento per il proprio figlio (o i propri figli) all’ex coniuge con cui i minori vivono.

Se dunque, in qualità di genitore che vive da solo, si è in difficoltà a versare l’assegno di mantenimento, stabilito dal giudice in fase di separazione o divorzio, allora si può fare domanda per ottenere questo beneficio.

L’importo su ciascun assegno “staccato” sarà stabilito in base alla situazione reddituale degli ex-coniugi.
Chi ne ha diritto potrà comunque ricevere fino a un massimo di 800 euro mensili, somma che coprirà in parte o completamente l’assegno di mantenimento da versare ai figli.

I fondi messi a disposizione dal governo servono esclusivamente come contributo per gli assegni per il mantenimento dei figli.

Non coprono in alcun modo la somma che spetta al coniuge (o ex coniuge) a seguito di separazione o di scioglimento del matrimonio.

Al momento, però, manca ancora il decreto attuativo, che dovrà comunque arrivare entro 60 giorni dall’entrata in vigore del decreto Sostegni

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30 Settembre 2021 · Genny Manfredi

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