Fatturazione illecita a 28 giorni – Tim deve risarcire i consumatori danneggiati


Per il Tribunale di Milano, Tim sarà obbligata a predisporre i rimborsi per i clienti oggetto di fatturazione a 28 giorni





Ho saputo che la compagnia telefonica TIM, che si rifiutava di risarcire i consumatori danneggiati dalla fatturazione a 28 giorni, utilizzando l’espediente delle clausole, è stata condannata e quindi deve corrispondere un indennizzo.

E’ vero?

Tim sarà obbligata a predisporre i rimborsi per i clienti che hanno ‘subito’ la fatturazione a 28 giorni: a sanzionare la compagnia telefonica è stato il Tribunale di Milano che, a seguito di un’azione giudiziaria ha proibito a Tim l’utilizzazione delle clausole.

Parliamo di quelle che prevedono la fatturazione su base temporale di 28 giorni (o 8 settimane) per tutti i contratti di telefonia fissa e nei servizi in abbinamento.

I legali dell’associazione Movimento Consumatori spiegano come la sentenza del Tribunale di Milano, che obbliga Tim ai rimborsi, sia stata motivata dai giudici.

Ciò a partire dal fatto che la fatturazione a 28 giorni e in generale la periodicità settimanale, lede gli interessi collettivi e i diritti dei consumatori.

Si tratta di un’importante conferma di quanto avvenuto nel 2018, quando un altro provvedimento cautelare pose fine a un contenzioso con WindTre e aprendo la strada ai rimborsi per i clienti interessati.

Per quanto concerne Tim, invece, l’illegittimità e la scorrettezza della fatturazione a 28 giorni non riguarda soltanto il periodo compreso tra il giugno 2017 e l’aprile 2018.

Riguarda infatti tutti gli abbonamenti che sono stati stipulati a partire dal 1° aprile 2017.

In parole povere da quando Tim aveva deciso di abbandonare la cadenza mensile.

Un ulteriore novità riguarda anche un’altra categoria di clienti Tim.

La compagnia dovrà rimborsare anche coloro che, nel periodo tra il 1° aprile 2017 e il 5 aprile 2018, hanno attivato un contratto di telefonia fissa e successivamente hanno effettuato la recessione.

Il presidente di Movimento Consumatori, Alessandro Mostaccio, ha dichiarato che l’associazione osserverà attentamente quanto Tim farà per adempiere agli obblighi di legge.

Tim ha l’obbligo infatti di informare del diritto di rimborso gli utenti interessanti. Dovrà farlo mediante la pubblicazione sul proprio sito e sui quotidiani nazionali di uno specifico avviso.

Inoltre dovrà inserire all’interno delle fatture dei propri clienti un’informativa dettagliata ed infine avrà l’obbligo di inviare comunicazioni a mezzo posta agli ex-clienti.

Richiedere il rimborso è semplicissimo: i consumatori dovranno inviare delle domande per il rimborso di quanto versato in maniera illegittima.

Tim dovrà poi prendere in carico le istanze entro 30 giorni dalla ricezione.

25 Ottobre 2021 · Giovanni Napoletano


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