DOMANDA
Abitando all’estero, ci prendiamo cura della nostra casa in Italia: ogni anno mandiamo questo esonero canone (l’ultimo ad aprile 2020) via posta raccomandata.
Oggi e arrivata la fattura dell’ENEL, con il canone da pagare.
Ora ho visto, che la domanda si deve fare a febbraio (questo purtroppo lo sono venuto a sapere oggi). Non abbiamo mai ricevuto un avviso.
Dal 1997, la mia mamma, erede della casa, ha fatto la dichiarazione che non c’è la televisione in questa casa (disdetta). Da anni, provo a sapere come procedere, per non dovere fare questa dichiarazione ogni anno. Purtroppo sulla pagina dell’Agenzia delle Entrate non trovo nessun link, per contattare qualcuno per risolvere questo problema.
anche con l’ENEL abbiamo problemi, perché quando facciamo queste domande d’esonero, non sembrano arrivare a tempo alla sede dell’ENEL: è da anni che abbiamo debiti a causa del canone (che non paghiamo-paghiamo solo per l’elettricità).
Abbiamo inviato varie e-mail ed anche lettere raccomandate, anche alla sede dell’Enel nella Basilicata, la mia mamma è andata personalmente, senza alcun resultato.
RISPOSTA
La dichiarazione di esonero ha validità annuale, ovvero bisogna presentarla ogni anno: non c’è alcun modo di risolvere il suo problema una volta per sempre e l’Enel (o qualsiasi altro fornitore di energia elettrica) non ha alcun ruolo nella pratica di esonero dal pagamento del canone RAI. In qualsiasi momento è possibile trasmettere ad Agenzia delle Entrate il modello compilato di esenzione, fermo restando che per i mesi precedenti in cui il canone è stato pagato in bolletta elettrica, ma non era dovuto, sarà possibile ottenere, comunque, il rimborso.
Dunque, l’istanza di esenzione va presentata esclusivamente ad Agenzia delle Entrate, annualmente, e non serve a nulla contattare Enel o chiunque altro.
Il modello da utilizzare è questo, seguendo queste istruzioni (cliccare sui link).
Suggeriamo di trasmettere il modello compilato per via telematica: insomma, è meglio che sua madre si rivolga ad un CAF (Centro di Assistenza Fiscale) per la compilazione e la trasmissione telematica del modello di esonero, lasciando perdere l’invio del modello via posta con raccomandata A/R. I CAF sono distribuiti sul territorio nazionale e sicuramente ve ne sarà qualcuno nel luogo dove sua madre vive. Inutile, come già accennato, presentarsi anche personalmente, alla sede Enel della Basilicata.
Altra cosa importante: il modello di esenzione deve essere sottoscritto dal titolare dell’utenza di energia elettrica: in breve, se il contratto ENEL non è intestato a sua madre, questo costituisce un problema.
Vero è che per il 2021 la data di scadenza per presentare la domanda di esonero cadeva il primo febbraio: ma è sempre possibile presentare l’istanza nel corso dell’anno; le rate in bolletta nel frattempo versate da febbraio al momento in cui l’esonero perviene ad Agenzia delle Entrate, viene approvato e trasmesso all’ENEL, potranno essere rimborsate con apposito modulo da compilare e trasmettere telematicamente con l’assistenza di un CAF.
Dunque, sua madre può ancora recarsi ad un CAF, chiedere l’esonero per i mesi a seguire ed anche il rimborso per i mesi del 2021 (a partire da febbraio) in cui il canone RAI verrà, nel frattempo, pagato.
In Italia, i CAF svolgono il ruolo di aiutare persone come sua madre nel risolvere problematiche di burocrazia come quello che qui stiamo affrontando. Ad un CAF sua madre deve rivolgersi e non all’ENEL.
9 Febbraio 2021 - Genny Manfredi
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