Sospensione delle attività di giustizia a causa della pandemia da coronavirus – Vendere un immobile su cui pende un contenzioso in appello
Emergenza coronavirus o virus covid19
Novembre 2019, dopo anni, per un contenzioso civile di vendita immobili è stata emessa sentenza a me positiva.La controparte, nei mesi previsti, ha depositato appello stabilendo la data (che peraltro cade di domenica).
In proposito il Tribunale di appello non ha ancora emesso la citazione e la data effettiva per l’appello.
I quesiti che vengono posti sono: se nonostante la situazione pandemia in corso i Tribunali continuano l’attività.
Circa l’appello, non essendo stata ancora emessa Citazione dal Tribunale è da considerarsi iniziato ossia, allo stato attuale, se è ancora da considerare valida la precedente sentenza positiva e vendere regolarmente gli immobili.
Il decreto legge 18/2020, ed in particolare l’articolo 83 del provvedimento (Nuove misure urgenti per contrastare l’emergenza epidemiologica da COVID-19 e contenerne gli effetti in materia di giustizia civile, penale, tributaria e militare), ha stabilito che dal 9 marzo 2020 al 15 aprile 2020 le udienze dei procedimenti civili e penali pendenti presso tutti gli uffici giudiziari sono rinviate d’ufficio a data successiva al 15 aprile 2020.
Per quanto riguarda la possibile vendita dell’immobile oggetto di contenzioso nulla è possibile aggiungere non conoscendo i termini della questione, se non che la domanda giudiziale pendente della controparte risulta registrata nei pubblici registri immobiliari, sicchè, fino a quando una sentenza a lei favorevole non passerà in giudicato, sarà veramente difficile (oltre che rischioso) alienare l’immobile.
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13 Aprile 2020 · Marzia Ciunfrini