Donazione dissimulata da compravendita immobiliare e lesione della quota di legittima di un chiamato all’eredità





Se il dissenziente è in grado di provare la dissimulazione delle compravendite immobiliari, queste potranno essere considerate donazioni





Stai visualizzando 2 post - dal 1 a 2 (di 2 totali)

Se ho debiti per centinaia di migliaia di euro con una società statale, e i miei genitori hanno già venduto un immobile dell’asse ereditario con donazione ai miei figli, come faccio a far mettere vicino ai miei figli un altro immobile dei due restanti?

C’è un altro erede e non è consenziente, in quanto l’immobile che io vorrei sono due appartamenti e lui ne vorrebbe uno.

Ho sentito che la vendita dell’immobile con donazioni ai nipoti può essere considerata donazione indiretta della quota disponibile (la villa valeva effettivamente 1/4 del patrimonio) attribuibile a eredi non diretti. Esaurita quella, direttamente restiamo solo noi legittimari.

Come stanno le cose? Cosa si può fare?

Se il dissenziente è in grado di provare la dissimulazione delle compravendite immobiliari, queste potranno essere considerate per quelle che sono, ovvero donazioni: in sede di divisione ereditaria il dissenziente, se legittimario, potrà eccepire la lesione della quota di legittima, con la conseguenza che gli immobili oggetto di donazioni effettuate in vita dal de cuius, verranno restituiti alla massa ereditaria e divisi fra i chiamati aventi diritto. Morale della favola: converrebbe non irritare più del dovuto il dissenziente.

STOPPISH

31 Ottobre 2022 · Lilla De Angelis

Stai visualizzando 2 post - dal 1 a 2 (di 2 totali)