Diritto di permanenza in una casa popolare

Per perdere il diritto di occupare una casa popolare, l'assegnatario dovrebbe possedere un immobile adeguato alle esigenze del proprio nucleo familiare.


DOMANDA

Mia moglie, in seguito alla morte dei genitori, ha ereditato la quota del 50% di un appartamento, l’altro 50% è andato alla sorella.
Domanda: cosa succederà visto che è assegnataria/titolare di un appartamento da parte del comune? Può rinunciare all’eredità a favore dei figli e mantenere il diritto di permanenza nell’immobile comunale?
Spero di essere stato chiaro nell’esposizione del quesito.
Grazie anticipate per le risposte.


RISPOSTA

Di solito, per poter ottenere in assegnazione una casa popolare del Comune di residenza ed avere il diritto di occuparla, uno dei requisiti richiesti è quello di non possedere altri immobili: tuttavia, l’unità abitativa eventualmente posseduta deve essere adeguata alle esigenze del nucleo familiare di appartenenza, per rischiare di perdere il diritto di assegnazione.

La proprietà del 50% di una unità abitativa indivisa non consente al proprietario di disporre liberamente dell’immobile per allocarvi il proprio nucleo familiare, per cui la conseguita eredità non dovrebbe costituire intralcio al diritto di continuare ad occupare la casa comunale.

In ogni caso, l’erede può rinunciare all’eredità: subentrerebbero in quota, per rappresentazione, i figli del chiamato o i suoi nipoti avuti da figli premorti.


10 Dicembre 2024 - Rosaria Proietti

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