DOMANDA
Salve,
Ho un debito di 2.000 euro con una finanziaria, dal 2010. In questi 15 anni non ho mai risposto alle lettere ( non molte) e vedo che si stanno passando la mia posizione da un recupero all’ altro. Se dovessi trovarmi con un ingiunzione posso chiedere se la ‘ catena’ è stata rispettata (avvisandomi,ecc)?
RISPOSTA
L’Agenzia di recupero crediti che ingiungerà un eventuale importo da pagare dovrà innanzitutto, dimostrare di essere legittimata a pretenderlo, trasmettendo al presunto debitore, in copia conforme, le avvenute cessioni del credito dalla finanziaria originaria che nel 2010 erogò il credito, alla società cessionaria che presenterà l’ingiunzione di pagamento. Qualora la notifica della cessione sia avvenuta, come possibile, attraverso la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dovrà essere indicata al debitore anche questa eventualità (con indicazione del numero e anno della pubblicazione). In altre parole il presunto debitore deve essere messo nelle condizioni di riconoscere, dopo le intervenute cessioni, il vero creditore e di non cadere in una truffa, come di frequente accade.
Inoltre, il creditore che pretende un qualsiasi importo, a meno che non ci sia un accordo fra le parti su una somma forfetaria, dovrà dimostrare come si sia formato l’importo richiesto, esplicitando gli interessi, moratori e legali, applicati nel tempo e fornendo un estratto conto cronologico di quanto preteso.
Ricordare infine che se dal 2010 ad oggi si fosse verificato un intervallo decennale senza alcuna messa in mora o richiesta di pagamento, il debitore potrà invocare l’intervenuta prescrizione del debito e sarà, invece, onere del debitore dimostrare la fondatezza della pretesa, esibendo copia delle ricevute postali AR o delle PEC inviate al debitore e finalizzate ad interrompere il decorso della prescrizione.
28 Ottobre 2025
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