Creditori e prescrizione decennale – Rinuncia all’eredità

Per non rispondere dei debiti del defunto conviene rinunciare all'eredità, quando non si è sicuri al 100% dell'intervenuta prescrizione


DOMANDA

Mia madre è deceduta a gennaio del 2016 (ma io ero già residente altrove) ed ha lasciato alcuni debiti per un’auto che non usava più da qualche anno. Per questi debiti, a mio padre è arrivato un pignoramento operato dalla società di recupero crediti. Vorrei per favore sapere se a questo punto mi conveniva o meno fare la rinuncia dell’eredità oppure se dopo il termine di gennaio del 2026 (decorrenza decennale) sarò al sicuro da eventuali pretese nei miei confronti: in poche parole, il creditore dopo il termine di dieci anni dalla morte di mia madre può rivalersi nei miei confronti se non faccio rinuncia dell’eredità oppure no? Grazie in anticipo


RISPOSTA

Nessun creditore può esigere la riscossione di un debito caduto in prescrizione, nè dal debitore stesso, nè dai suoi condebitori, garanti o fideiussori.

Tuttavia, bisogna esser sicuri della intervenuta prescrizione decennale del diritto di credito, nel senso che, nel passato prima del termine di prescrizione, non siano state notificate, al debitore, formali richieste di restituzione dell’importo a debito: in caso contrario, qualora non si vogliano correre rischi, è sempre meglio, laddove possibile, presentare dichiarazione di rinuncia all’eredità presso la cancelleria del tribunale competente (quello nella cui giurisdizione è avvenuto il decesso).


8 Gennaio 2025

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