Crack banche Venete – Risparmio tradito: il fondo è realta












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Sono uno dei tanti risparmiatori che si è visto azzerare il proprio gruzzolo, messo da parte con anni di sacrifici, a causa del crack di Veneto Banca: ci avevano promesso che sarebbe stato istituito un fondo per l’indennizzo.

A che punto siamo, se ci siamo?

E’ diventato legge il fondo che ridarà fiato ai risparmiatori traditi dalle Banche Venete: infatti, L’articolo 38 della legge di bilancio, approvato in Senato, ha infatti istituito il FIR, Fondo Indennizzo Risparmiatori.

Ha una dotazione 1 miliardo e 575 milioni di euro, ed è finalizzato al rimborso degli azionisti e degli obbligazionisti che abbiano visto azzerato il valore dei loro titoli, a seguito della risoluzione o della liquidazione coatta amministrativa di vari istituti, tra i quali Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza. Sono 210 mila i risparmiatori delle banche venete interessati, 16mila in Friuli Venezia Giulia.

Il risultato è frutto anche della battaglia portata avanti delle associazioni di consumatori.

Il ristoro sarà pari al 30% del prezzo di acquisto delle azioni e non supererà, ad azionista, i 100.000 euro. Se ci saranno ulteriori risorse disponibili, la percentuale potrà aumentare.

Potranno accedere al fondo persone fisiche, imprenditori individuali, commercianti, artigiani, società di persone che non hanno più di 10 dipendenti e meno di 2 milioni di fatturato e associazioni di promozione sociale.

A questo punto bisogna attendere il decreto attuativo, che dovrà essere adottato entro la fine di gennaio.

Poi partiranno i 6 mesi per la presentazione della domanda di liquidazione dell’indennizzo, che probabilmente sarà su modulo prestampato.

In questo mese le associazioni dei consumatori lavoreranno con il Ministero per definire modalità concrete di accesso al fondo.

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2 Gennaio 2019 · Piero Ciottoli

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