L'articolo 495, primo comma, del codice di procedura civile consente al debitore sottoposto ad esecuzione di sostituire alle cose o ai crediti pignorati una somma di denaro pari, oltre alle spese di esecuzione, all'importo dovuto al creditore pignorante e ai creditori intervenuti, comprensivo del capitale, degli interessi e delle spese. L'ultimo comma della medesima norma, tuttavia, dispone che l'istanza di conversione può essere avanzata una sola volta a pena di inammissibilità. Scopo della norma che consente la conversione è favorire il debitore il quale voglia evitare l'esecuzione, ed i rischi connessi, quali, ad esempio, una vendita dei propri beni a prezzo vile. Scopo della disposizione che impedisce la reiterazione dell'istanza di conversione, invece, è da un lato impedire che il debitore sottoposto ad esecuzione, attraverso istanze di conversione formulate in extremis, rallenti il corso della procedura esecutiva; dall'altro richiamare l'attenzione del debitore sull'importanza della sua richiesta, ed indurlo a formularla ...
Posso chiedere la conversione del pignoramento (per l'unico immobile di mia proprietà) quando il valore dell'immobile è nettamente inferiore al debito ché ho con il creditore e soprattutto, se ci sono i requisiti di legge, è un mio diritto ottenere la conversione? ...
In riferimento a questa discussione, vorrei sapere chi, per legge, ha la precedenza a fare istanza al giudice, il debitore per la conversione del pignoramento (avendo i requisiti richiesti) OPPURE il creditore procedente per l'assegnazione del bene immobile pignorato? ...