Contributi previdenziali dovuti dal datore di lavoro e non versati – Riscatto personale o richiesta giudiziale di costituzione di una rendita vitalizia

Si può optare per il riscatto dei contributi dovuti e non versati oppure si può agire in giudizio per la costituzione di una rendita vitalizia


DOMANDA

Sono prossima alla pensione, da circa 20 anni ho lavorato nel pubblico, ma prima ho lavorato per diversi anni in strutture ospedaliere private. Accedendo alla mia pagina contributi dal portale inps, ho notato che ci sono ben 3 anni con contributi 0, pur avendo prestato servizio. Come si risolve questa situazione? A chi consigliate di rivolgermi?
Grazie


RISPOSTA

Purtroppo, il diritto a reclamare l’omesso versamento dei contributi dovuti da parte del datore di lavoro, si prescrive in cinque anni.

Pertanto, se il periodo a cui si riferiscono i contributi previdenziali dovuti e non versati risale a più di cinque anni fa, c’è poco da fare.

Può, tuttavia, previo accertamento dei periodi di servizio prestati presso le strutture ospedaliere private, riscattare personalmente i periodi contributivi obbligatori non versati oppure, qualora l’ex datore di lavoro nonché i suoi dante causa risultassero solvibili, potrebbe richiedere con azione legale, la costituzione di una rendita vitalizia a carico del datore di lavoro che non ha ottemperato a suo tempo o dei suoi aventi causa.

In entrambe le ipotesi avrà necessariamente bisogno di rivolgersi ad un avvocato esperto in contenzioso previdenziale.


29 Gennaio 2025

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