Conto e residenza all'estero

Deve scegliersi con cura il paese dove chiedere ospitalità per le vessazioni subite dal fisco.












Buongiorno,

Mi chiamo Davide, fino all’anno scorso ero in società con mia moglie e abbiamo portato avanti la nostra attività per 6 anni circa.

Nel 2009 (marzo) abbiamo avuto un controllo dell’agenzia dell’entrate.

Ora sono arrivate alcune sanzioni. Non si tratta di cifre impossibili, ma visto che riteniamo di essere nel giusto faremo ricorso e vedremo come va a finire.

Intanto ho avuto un’offerta per un ottimo lavoro all’estero che richiederebbe la nostra (mia e di mia moglie) residenza per tutto l’anno in quel paese.

A questo punto vogliamo vendere la nostra casa e trasferirci. Visto che il ricorso all’agenzia delle entrate andrà per le lunghe vorrei sapere se un giorno che avrò un conto e la residenza all’estero potrei avere sorprese su quel conto (estero) o se fosse impossibile mandarmi quei soldi dall’Italia.

Se il ricorso andasse male sarei intenzionato a pagare, ma non vorrei trovare sorprese sul conto all’estero o trovarmi nell’impossibilità di portare i soldi della vendita all’estero.

Deve scegliersi con cura il paese dove chiedere ospitalità per le vessazioni subite dal fisco. Conosco persone che potrebbero aiutarla più di me, ma non credo che le risponderanno mai.

Io posso solo suggerirle di visitare il sito del ministero degli esteri.

Troverà sicuramente documenti che trattano delle convenzioni bilaterali in essere con paesi esteri e dell’assistenza che, in base ai trattati, essi sono obbligati a fornire in materia di notifica degli atti, rogatoria ed eventuali azioni esecutive.

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2 Dicembre 2011 · Andrea Ricciardi