Conto corrente del defunto chiuso d’ufficio dalla banca e dichiarazione di successione

Nel quadro ED delle dichiarazione di successione devono essere riportate le passività deducibili dall'imponibile dell'imposta di successione












Mia madre è deceduta nel 2017 lasciando un appartamento e un conto corrente bancario: vorremmo procedere solo ora ad effettuare la dichiarazione di successione ma la banca, nel frattempo, ha chiuso d’ufficio il conto che ormai era diventato incapiente perché ovviamente con periodicità veniva addebitato il canone di gestione e dopo alcuni anni il saldo è diventato negativo. Come si procede in questi casi, se al momento del decesso il conto corrente esisteva con un saldo attivo, ma ora (quando faremo la successione) risulta chiuso d’ufficio dalla banca? Non va inserito in successione, giusto?

Il conto corrente è stato chiuso d’ufficio dalla banca in violazione di clausole contrattuali, dal momento che non esisteva fido e non c’era un saldo positivo sufficiente a pagare la spese di tenuta del conto corrente.

Il quadro ED del modello vigente di dichiarazione di successione, deve essere compilato in presenza di passività deducibili, quali: debiti del defunto, spese mediche e chirurgiche, spese funerarie.

In genere, il rosso nel conto corrente bancario intestato al defunto abbassa l’attivo ereditario.

Gli eredi, ciascuno per la propria quota, saranno chiamato a saldare lo scoperto di conto corrente.

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13 Febbraio 2024 · Simonetta Folliero