Concessione di un mutuo per chi ha ed ha avuto un’attività chiusa per covid

Anche se il credit score fosse ottimo, molto difficilmente il richiedente avrebbe il via libera alla concessione del prestito in assenza di un garante












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Vorrei sapere se per una persona che ha un’attività chiusa, obbligatoriamente, per covid e necessita di un mutuo se trova più difficoltà per averlo, visto che per quasi un anno, ovviamente, non ha avuto INGIUSTAMENTE nessun reddito e pochi euro di sussidio. Se si hanno delle difficoltà ripeto, INGIUSTAMENTE, considerato che prima della chiusura OBBLIGATA non c’era nessun problema per avere il mutuo. La mia domanda é appunto questa: se adesso una persona solvibilissima ha bisogno di un mutuo per l’acquisto di una casa cosa succede? Tengono conto dell’anno della chiusura FORZATA oppure (come si spera e come sarebbe giusto) no? Grazie mille

L’analisi dei redditi percepiti dal richiedente l’erogazione di un prestito viene svolta dai credit manager della banca (o della finanziaria) allo scopo di stabilire se, ipotizzando una continuità della fonte di reddito, le retribuzioni mensili più recenti sono indicative di una adeguata capacità retributiva tale da consentire il puntuale pagamento delle rate di rimborso.

Pertanto, anche se il credit score, ovvero il merito creditizio del richiedente è ottimo (in pratica se il richiedente il prestito è un ottimo pagatore, da sempre solvibile), molto difficilmente l’ufficio preposto ad analizzare la richiesta di prestito darebbe il via libera alla concessione del prestito in assenza di un garante.

In pratica, si tratta di attendere e vedere come evolve la situazione alla ripresa post emergenza sanitaria.

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29 Maggio 2021 · Ornella De Bellis

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