Comunicazione di cessione del credito – La cessionaria può pignorare il mio stipendio, anche se faccio già fronte ad altri ingenti debiti?












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Ho ricevuto una comunicazione da parte di un recupero crediti, dove mi comunicano che hanno acquistato il mio credito da una finanziaria e che se non provvedo al saldo del mio debito (circa 34 mila euro) entro 20 giorni, provvederanno senza alcun avviso ad azioni di recupero forzoso.

Da premettere che io non Ho 34 mila euro, altrimenti avrei provveduto a fare un saldo stralcio con la finanziaria creditrice.

Le mie domande sono le seguenti:

Il recupero crediti può pignorare un quinto del mio stipendio?

Essendo passati 7 anni, è possibile che il credito sia andato in prescrizione?

Non potendo fare un saldo stralcio esiste un modo di dimezzare l’importo dovuto pagandolo dilazionato?

Inoltre mi consigliate di telefonare la società o è meglio attendere altre comunicazioni. Io sono disposto a pagare il mio debito, ma in modo equo e sostenibile.

Purtroppo quando sono stato licenziato avevo altri debiti che sto onorando e un pignoramento del quinto mi creerebbe un qualche problemia.

Sì, la società cessionaria del credito, acquisendo tutti i diritti della finanziaria cedente, può senz’altro procedere ad un’azione esecutiva finalizzata ad ottenere il pignoramento del 20% dello stipendio netto percepito dal debitore ceduto. Di solito le società che acquistano i crediti non sono attrezzate per procedere giudizialmente (spesso non dispongono nemmeno della documentazione necessaria), non amano perdersi in vicende giudiziarie che comportano comunque l’anticipo di spese legali e preferiscono concludere un accordo transattivo con il debitore: tuttavia il rischio di pignoramento, in mancanza di un accordo, non può essere escluso.

La prescrizione del diritto al rimborso di un prestito erogato da una banca o una finanziaria è decennale, anche se il piano di ammortamento è rateale. E, in ogni caso, la decorrenza del termine di prescrizione decorre dalla data in cui doveva essere pagata l’ultima rata (la data in cui si sarebbe concluso il piano di ammortamento).

La possibilità di concludere un vantaggioso accordo a saldo stralcio con la società di recupero crediti dipende dalla propensione del debitore a trattare nonché dalla dose di sangue freddo di cui egli è dotato: certo, se uno si lascia impressionare dal fatto che possano pignorargli lo stipendio, si parte con un handicap rilevante.

Io, personalmente, attenderei di essere contattato dal nuovo creditore e non farei certamente il primo passo: ma, anche sotto questo aspetto, si tratta di capire quale pressione psicologica il debitore riesce a sopportare.

Infine una riflessione che può aiutarla nel decidere cosa fare: se i debiti acquisiti in precedenza, lei li avesse onorati non in modo spontaneo, ma solo in seguito ad un’azione esecutiva forzata promossa da uno dei creditori, oggi, probabilmente, il suo stipendio non risulterebbe immediatamente pignorabile (su uno stesso stipendio può insistere un solo pignoramento, anche per più crediti con banche, privati e finanziarie).

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7 Febbraio 2017 · Ornella De Bellis

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