Come fare per annullare un finanziamento in corso finalizzato all’acquisto di un bene mai consegnato all’acquirente o non utilizzabile per guasto – La conciliazione paritetica

Come annullare un finanziamento se lo chiedono molti consumatori che hanno acquistato un bene o un servizio












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Vorrei conoscere quali sono i miei diritti, in caso fosse possibile, per riuscire ad annullare un finanziamento per l’acquisto di un bene, mai consegnato.

Sapete aiutarmi?

Come annullare un finanziamento se lo chiedono molti consumatori che hanno acquistato un bene o un servizio accendendo un finanziamento per poi trovarsi in difficoltà per annullarlo o sospenderlo.

Una delle motivazioni per la richiesta di annullamento può essere ad esempio l’acquisto di un oggetto mai consegnato: è purtroppo una situazione comune e oltre al danno di non avere quello che si desiderava, si aggiunge la beffa di rischiare di dover continuare a pagarlo!

Per risolvere le questioni di questo tipo è possibile accedere alla conciliazione Assofin con le società finanziarie che aderiscono al protocollo al fine di trovare un accordo in via conciliativa.

La conciliazione paritetica Assofin è una procedura di risoluzione stragiudiziale delle controversie tra consumatori ed intermediari bancari/finanziari, alternativa al Giudice e all’Arbitro Bancario Finanziario e può essere esperita in relazione a problematiche inerenti i seguenti finanziamenti al consumo: – PRESTITI PERSONALI – PRESTITI FINALIZZATI (per acquisto auto, elettrodomestici, etc.) – CARTE DI CREDITO La procedura può essere attivata soltanto dopo aver inviato un reclamo alla società di finanziamento senza aver ricevuto risposta o la cui risposta è ritenuta insoddisfacente per il consumatore.

Si tratta di una procedura che non può durare più di 90 giorni e a gestione paritaria ed è su base volontaria per cui il consumatore ha il diritto di recedere in qualsiasi momento dalla procedura e l’eventuale accordo raggiunto dalla commissione (formata da un rappresentante della società finanziaria e da un rappresentante dell’associazione dei consumatori che rappresenta l’interesse del consumatore).

Una volta raggiunto l’accordo transattivo, lo stesso viene sottoposto al cliente che è libero di accettare la soluzione proposta o di rifiutarla, ed eventualmente rivolgersi al giudice o all’Arbitro Bancario Finanziario.

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20 Aprile 2023 · Andrea Ricciardi

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