In tema di imposta di registro e dei relativi benefici per l'acquisto della prima casa, ai fini della fruizione degli stessi, il requisito della residenza nel Comune in cui è ubicato l'immobile va riferito alla famiglia, con la conseguenza che, in caso di comunione legale tra coniugi, quel che rileva è che l'immobile acquistato sia destinato a residenza familiare, mentre non assume rilievo, in contrario, la circostanza che uno dei coniugi non abbia la residenza anagrafica in tale Comune, e ciò in ogni ipotesi in cui il bene sia divenuto oggetto della comunione, quindi sia in caso di acquisto separato che in caso di acquisto congiunto del bene stesso. Peraltro, bisogna ricordare che i coniugi non sono tenuti ad una comune residenza anagrafica, ma reciprocamente alla coabitazione, quindi una interpretazione della legge tributaria conforme ai principi del diritto di famiglia induce a considerare che la coabitazione con il coniuge costituisce ...
Mi sono separata a giugno 2017 e il Giudice mi ha assegnato la casa familiare (di cui sono proprietaria al 50%) insieme alle mie due figlie (15 e 12 anni). Alla stipula del contratto di mutuo io ero casalinga ma il mutuo è stato cointestato, quindi ora mi ritrovo, per una grave imprecisione da parte del Giudice, che non ha specificato che ero e sono disposta ad accollarmi il pagamento dello stesso ma con l'accettazione da parte della banca della rinegoziazione della rata. Il mutuo era stato stipulato con la banca popolare di Vicenza che è stata acquisita da Intesa Sanpaolo, quindi ho anche avuto la sfortuna di capitare nel bel mezzo di questa operazione. Ad oggi sto attendendo risposta non mi è ancora stata concessa e nel frattempo sono in arretrato di 4 rate. Ho provato a pagare la rata di ottobre 2017 ma la banca ha utilizzato i ...
Probabilmente sono stata segnalata come cattivo pagatore, mio marito potrebbe ottenere un mutuo dalla banca quando noi abbiamo separazione dei beni e la casa sarebbe intestata solo a lui? quali sono probabilità della risposta positiva? ...