DOMANDA
Vi chiedo aiuto riguardo una cessione del quinto che ho acceso a marzo 2024: pur non avendo una rata altissima vorrei chiuderla anticipatamente, non possiedo i soldi per chiuderla (penso serviranno circa 27-28mila euro) ma ho 50mila euro nel fondo pensione che al momento è vincolato alla finanziaria.
Volevo sapere se per la chiusura anticipata della cessione io possa chiedere alla mia azienda di liquidare la società finanziaria o se la normativa anche in questo caso preveda prima lo svincolo delle somme e poi la liquidazione comunque del solo 30% per “motivi diversi” e in questo caso non basterebbero i fondi.
RISPOSTA
Va innanzitutto premesso che un prestito dietro cessione del quinto è conveniente sia per i bassi tassi di interesse applicati sia perchè l’omesso rimborso per una eventuale causa di premorienza del debitore è coperto da assicurazione per cui l’eventuale debito residuo non graverebbe sugli eredi (coniuge e figli).
Certo, il fatto che circa 50 mila euro del fondo complementare ad oggi maturato siano stati posti a garanzia della copertura del prestito in caso di licenziamento o dimissioni volontarie del debitore, genera un po’ di fastidio, ma si tratta solo di un fattore psicologico perchè se non si hanno a breve, esigenze di attingere dal fondo per spese sanitarie incombenti o esigenze di acquisto casa per se stesso o i propri figli la questione è assolutamente neutra, tanto più se si considera che una richiesta di anticipo dal fondo per consolidamento del debito (chiusura anticipata del prestito dietro cessione del quinto) sarebbe limitata dalle regole vigenti per il fondo complementare (nella fattispecie, il 30% in base a quanto ci viene riferito).
E considerando poi che il datore di lavoro non è assolutamente tenuto ad anticipare quanto serve per la chiusura volontaria di un prestito dietro cessione del quinto erogato a favore di un proprio dipendente.
17 Ottobre 2024 - Annapaola Ferri