A seguito di un quesito sul passaggio da stipendio a pensione ho letto risposte diverse e allora provo a riproporre il quesito: ex dipendente pubblico con cessione del quinto in forma prestito pluriennale diretto cioè ottenuto dall’ex INPDAP e non da banche o finanziarie. In pensione con 1200 euro lordi e non più 1900 come dipendente, posso fare ricorso per ottenere l’adeguamento della rata sulla pensione? La rata di 260 euro deve essere adeguata ad 1/5 della pensione secondo articolo 43 della legge 180/50? Non devono fare il ricalcolo e trattenere in sede di liquidazione tfs il debito residuo? Grazie per l’attenzione
Di solito, quando si sottoscrive un prestito dietro cessione del quinto, e la durata del piano di ammortamento si estende al periodo successivo al passaggio in quiescenza, la finanziaria convenzionata con INPS (INPDAP non esiste più) fa firmare al debitore l’impegno a restituire il debito residuo in un’unica soluzione al momento del pensionamento. Tale documento viene esibito e fatto valere nel momento in cui il debitore furbetto chiede l’adeguamento della rata di cessione del prestito dietro cessione del quinto al rateo mensile spettante per la pensione (importo che, normalmente, è inferiore allo stipendio percepito negli anni di attività lavorativa).
19 Settembre 2021 · Simone di Saintjust
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