In tema di riscossione coattiva mediante iscrizione a ruolo di entrate di natura non tributaria, qualora il debitore abbia impugnato la cartella esattoriale, emessa dall'Agente della riscossione, per motivi che attengono a vizi della cartella medesima, compreso il vizio di motivazione, l'impugnazione deve essere rivolta nei confronti dell'Agente della riscossione, il quale ove assuma che il vizio sia imputabile all'ente impositore può estendere il giudizio a quest’ultimo. La cartella esattoriale che non segua uno specifico atto impositivo già notificato al contribuente, ma costituisca il primo ed unico atto con il quale l'ente impositore esercita la pretesa tributaria, deve essere motivata alla stregua di un atto propriamente impositivo, e contenere, quindi, gli elementi indispensabili per consentire al contribuente di effettuare il necessario controllo sulla correttezza dell'imposizione. Tale motivazione può essere assolta per relatione ad altro atto che costituisca il presupposto dell'imposizione, del quale, tuttavia, debbono comunque essere specificamente indicati gli estremi, ...
In tema di imposta di registro è nullo l'avviso di accertamento, in rettifica del valore dell'immobile dichiarato dal contribuente, che non rende esplicito e manifesto l'iter logico giuridico seguito nella valutazione dei dati di fatto che l'ufficio assume di aver raccolto; ma che non sono stati indicati in quanto ciò non consente al contribuente di avere l'esatta cognizione dei presupposti di fatto dell'accertamento, così da poterlo verificare ed eventualmente contestare. In sostanza, l'avviso di accertamento deve contenere sia l'indicazione dei dati di fatto necessari alla determinazione del valore dell'immobile, sia l'esplicitazione dell'iter logico seguito in vista della sua rettifica. Questo l'orientamento espresso dai giudici della Corte di cassazione nella sentenza 24109/14. ...