Caos treni e posti annullati – Come ottenere un rimborso?

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Avevo acquistato un biglietto per un treno per recarmi in Calabria dalla mia famiglia nel periodo di ferie, ma mi è stato cancellato a causa del ritorno in vigore del distanziamento sui treni.

Come posso ottenere un rimborso?

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C’è chi aveva comprato il biglietto per partire per le vacanze, chi semplicemente per lavoro e si ritrova oggi nel caos, dopo che il ministero della Salute è intervenuto per ripristinare il distanziamento a bordo dei treni, revocato dal 31 luglio da Trenitalia e Italo per le lunghe percorrenze.

La possibilità di occupare tutti i posti (e dunque di venderne i relativi biglietti) è durata appena 24 ore: già domenica il Governo ha reintrodotto l’obbligo di tenere almeno un posto libero accanto a uno occupato, a scacchiera.

Ma chi ha già acquistato un biglietto, cosa deve fare? Può ottenere un rimborso e se sì, come?

Il primo intervento da parte delle compagnie che gestiscono il servizio di trasporto è stato di mettere a disposizione treni e bus sostitutivi. Per questo sia Italo Treno, che si è ritrovato a dover «lasciare a piedi» circa 8.000 persone, sia Trenitalia, hanno iniziato a contattare chi aveva prenotato un posto, offrendo altre soluzioni di viaggio, possibilmente nelle stesse fasce orarie o giornate.

Ma per chi non può contare sulla flessibilità (magari ha coincidenze o imbarchi per traghetti o appuntamenti di lavoro), ecco che scatta la procedura di rimborso.

Hanno diritto a essere rimborsati tutti coloro che abbiano prenotato un posto sui treni ad alta velocità (con una finestra temporale per ultimare l’acquisto) o abbiano già acquistato e pagato per intero un biglietto.

A maggior ragione il rimborso spetta a tutti coloro che avevano acquistato biglietti con Italo e che sono rimasti a terra, perché l’azienda ha cancellato il 100% dei treni, nelle ore immediatamente successive all’ordinanza.

Avrebbero forse potuto ridurre il numero di posti, optando per mantenere il 50% come fatto da Trenitalia, che ha cercato di allestire anche bus sostitutivi.

Il primo passo è quello di consultare il sito delle aziende di trasporto per verificare le condizioni e modalità di rimborso.

Per Trenitalia, sulla home page compare un riquadro grigio con scritto “Rimborso integrale per rinuncia al viaggio”. Lo si seleziona e si segue la procedura “Come richiedere il rimborso”.

Poi si sceglie tra “Rimborso integrale per rinuncia al viaggio, in relazione alla situazione Covid-19” (ci sono anche le casistiche “Rimborso per rinuncia al viaggio dei treni nazionali” o “Rimborso per rinuncia al viaggio dei treni regionali”, ma riguardano situazioni standard che non hanno a che fare con le recenti ordinanze).

Nel primo caso si apre una tendina che rimanda alla compilazione dell’apposito modulo, che poi viene inoltrato tramite lo stesso sito. Per i treni regionali, invece, la richiesta va inviata tramite posta tradizionale o email alle Direzioni Regionali/Provinciali di competenza della località di arrivo del viaggio.

Per Italo si può selezionare Assistenza e contatti e successivamente Vai a Italo Informa. A questo punto compare una schermata dedicata alle Cancellazioni del 02/08/2020 per ordinanza del ministero della Salute. L’azienda ha inserito la lista dei treni cancellati del 2 agosto.

Per tutti gli altri biglietti già venduti o prenotati, se non si è ancora stati contatti, si può chiamare i numeri dell’Assistenza 892020 (a pagamento e attivo tutti i giorni dalle 6 alle 23) o 060708 (nessun costo aggiuntivo rispetto a quelli già previsti per chiamate a rete fissa dai propri gestori e attivo sempre dalle 7 alle 23).

In questo caso e, a differenza di quanto accaduto in occasione del lockdown, il rimborso sarà interamente in denaro e corrispondente a quanto effettivamente pagato per la prenotazione o acquisto del titolo di viaggio.

Niente voucher, dunque, che invece erano stati rilasciati a coloro che avevano prenotazioni per il periodo successivo all’8 marzo, quando era scattata l’emergenza sanitaria Covid-19 che aveva vietato gli spostamenti tra regioni (e non solo).

Il rimborso deve essere integrale e in denaro, non sotto forma di voucher.

Questo soprattutto dopo gli interventi dell’Antitrust e dell’Autorità dei Trasporti, che hanno ribadito come debba essere applicata la normativa interna, dunque quella italiana, che prevede rimborsi monetari.

Le tempistiche sono una nota dolente, come spesso in questi casi.

Trenitalia ha avvertito che data «la situazione eccezionale determinata dall’emergenza sanitaria Covid-19» si è creato un «enorme volume di richieste di rimborso» e «i tempi potrebbero superare i 90 giorni, andando oltre gli ordinari 30 giorni previsti». Italo, invece, garantisce che i biglietti saranno «prontamente rimborsati».

In alcuni casi la procedura è possibile. Per esempio chi, di fronte all’impossibilità o incertezza di partire in treno, volesse optare per l’auto potrebbe procedere direttamente dal sito, a patto che il suo biglietto (generalmente “flessibile”) lo preveda tra le condizioni di acquisto.

Per Italo si deve andare alla sezione del sito Cambia prenotazione, sulla home page: viene chiesto di inserire i propri dati (nome, cognome, codice del biglietto), oppure è sufficiente rivolgersi alla biglietteria o all’agenzia di viaggi presso la quale si è effettuata la prenotazione.

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4 Agosto 2020 · Giovanni Napoletano


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