I miei nonni possedevano un immobile in comunione dei beni tranne un garage di pertinenza dello stesso immobile che era di proprietà solo del nonno. La nonna prima di morire ha fatto testamento cedendomi 1/4 dell'immobile in nuda proprietà (e cedendo l'usufrutto al nonno). L'altro quarto è stato ceduto sempre in nuda proprietà ad un'altro erede. Il nonno ancora in vita ha donato a me e all'altro erede l'altra metà della proprietà, tenendosi il garage. Il nonno e l'altro erede hanno contratto debiti ingenti. I creditori hanno avviato una procedura esecutiva di pignoramento dell'immobile invitandomi tramite raccomandata a comparire, in quanto comproprietario, davanti al giudice dell'esecuzione. Il nonno è venuto a mancare e dopo due settimane mi sono costituito in giudizio per questa udienza tramite un avvocato per poter partecipare alla fase di perizia del CTU e successiva eventuale vendita. Sono nella situazione di poter rinunciare all'eredità del nonno non ...
Nel 2009, dopo sposata, risiedevo nella residenza di mio marito, uno di 3 appartamenti di una palazzina trifamiliare, che i genitori di lui avevano costruito ed assegnato in maniera verbale a lui e ai suoi 2 fratelli. La madre, intestataria della palazzina, decede nel 2012, ma la successione non viene ancora aperta. Poi mio marito si ammala e nel 2015 decede anche lui. Io sono rimasta ad abitare in quella casa, ma nel 2018 a detta di uno dei miei cognati, ho scoperto che: la successione di mia suocera si è aperta nel 2017; che nel 2014 mio marito, sapendo delle sue condizioni e prima ancora dell'apertura successione della madre, "avrebbe" rinunciato all'eredità della casa in favore del figlio avuto dal suo primo matrimonio (noi non ne abbiamo); che la casa che abito oggi, con gli altri 2 appartamenti della palazzina risultano essere intestati al figlio di mio marito e ...
Successione e rinuncia all'eredità
Nel 1990 mio marito ha cessato la libera professione per fallimento avendo in sospeso diversi debiti con finanziarie e banche. Nel 1994 è stato assunto presso la pubblica amministrazione e pertanto i creditori hanno provveduto a pignorare il quinto dello stipendio. Essendo sposata in separazione dei beni, volevo sapere se nel caso qualcuno di noi dovesse sfortunatamente mancare cosa succede. Ho intestato a mio nome due unità immobiliari ed abbiamo una figlia. Nel caso mancasse mio marito, i creditori continueranno a trattenere un quinto della pensione di reversibilità o andranno a toccare la buonuscita? Se rinuncio all'eredità mi spetta la sua pensione di reversibilità con la trattenuta di un quinto? Se invece dovessi mancare prima io i beni immobili andrebbero a mia figlia dopo la rinuncia all'eredità di mio marito? Per tutelare nostra figlia come devo comportarmi? ...