Calcolo della quota pignorabile dello stipendio












Ho perso una causa civile per risarcimento danni da reato e mi aspetto che il soggetto vincitore della causa, che è una società per azioni, proceda con azioni di pignoramento.

Aggiungo che sono un lavoratore dipendente e separato legalmente con due figli piccoli. La domanda che vi pongo è relativa al calcolo della quota pignorabile del mio stipendio.

Percepisco uno stipendio netto di euro 1.500, di cui euro 800 vengono prelevati alla fonte e bonificati alla ex-moglie come assegno alimentare per i due figli (non per mantenimento ex-moglie) come da accordi sanciti in Tribunale nell’atto di separazione. Quanto mi può essere pignorato?

Purtroppo, il consistente assegno di mantenimento per i figli minori disposto dal Tribunale non influisce sulla quota pignorabile del suo stipendio netto che, pertanto, si quantifica in 300 euro/mese.

Se, invece, la madre affidataria, in conseguenza del mancato adempimento del padre verso i figli, avesse ottenuto un pignoramento di 750 euro delle competenze mensili del genitore obbligato, la quota pignorabile disponibile per un eventuale successivo creditore (sia esso ordinario, che esattoriale) del lavoratore dipendente sarebbe stata pari a zero euro.

Infatti, la somma della cessione del quinto e di tutti i pignoramenti che insistono contemporaneamente sullo stessa retribuzione non può eccedere la metà dello stipendio (al netto degli oneri contributivi e fiscali e al lordo di cessioni, pignoramenti e prestiti delega) percepito dal debitore.

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15 Aprile 2016 · Genny Manfredi