Vorrei sapere se è legittimo il rifiuto di Poste italiane di liquidare a vista dei buoni fruttiferi postali, caratterizzati dalla clausola "pari facoltà di rimborso", cointestati a mia zia paterna (deceduta nel 2013) e alla sottoscritta. Mi è stata richiesta la dichiarazione di successione (da aprire presso l'ufficio postale) e la chiamata degli altri eredi. So che sia la Cassazione sia altri tribunali si sono espressi condannando Poste Italiane per questo comportamento ma a quanto sembra non c'è stato il dovuto adeguamento. ...
Probabilmente a causa dell'infelice accorgimento di alcuni Uffici postali di offrire in sottoscrizione ai risparmiatori buoni postali stampati sotto la vigenza di emissioni precedenti, in molteplici casi di sottoscrizioni di buoni postali fruttiferi avvenute negli anni ‘80-’90 si è riscontrata una divergenza, per quanto attiene alla misura dei rendimenti e ai termini per l'esercizio del diritto al rimborso, tra le indicazioni contenute sul titolo (e in specie sul retro) e la disciplina ministeriale della specifica emissione, riconducibile al BPF solo tramite l'indicazione della serie riportata sul fronte del titolo; tanto che sugli effetti di tale discrepanza è giunto a pronunciarsi a più riprese la Corte di cassazione a sezioni unite. I giudici di legittimità avevano ritenuto che nella disciplina dei buoni postali fruttiferi, il vincolo contrattuale tra emittente e sottoscrittore dei titoli si forma sulla base dei dati risultanti dal testo dei buoni di volta in volta sottoscritti; ne deriva ...
Avevo acquistato, nel 1990, due buoni fruttiferi postali per un valore economico di cinque milioni di vecchie lire: secondo le condizioni riportate chiaramente sul Buono, avrei dovuto incassare, passati i 30 anni, circa 120 mila euro, mentre Poste Italiane me ne ha riconosciuto solo la metà. Cosa devo fare? ...