Bonus matrimonio – Come funziona

Vi spieghiamo come funziona il bonus matrimonio previsto per chi si sposa nel 2023.












Io e la mia compagna stiamo valutando di sposarci l’anno prossimo: abbiamo saputo che ci sono delle possibilità di ottenere dei bonus proprio in vista di questo importante passo, risparmiando, magari, qualcosina.

E’ vero?

Il prossimo anno sarà quello giusto per sposarsi, grazie anche alla previsione di una detrazione del 20% lorda fino a 20.000 euro per le spese che vengono sostenute per la cerimonia: la proposta è stata presentata dalla Lega alla Camera lo scorso 20 novembre e ha portato con sé una serie di discussioni e di polemiche, per il fatto che i deputati leghisti hanno escluso dall’agevolazione tutti coloro che non si sposano in Chiesa.

Probabilmente, dunque, questo bonus sarà esteso anche anche alle categorie escluse e, fino al 31 gennaio 2023, si potrà richiedere anche il contributo della Regione Lazio, grazie al quale si potranno ricevere fino a 2.000 euro direttamente sul proprio conto corrente.

Per ora quella del Bonus Matrimonio 2023 resta solo una proposta dei deputati della Lega e, perciò, siamo in attesa della pubblicazione del bando ufficiale per conoscere i dettagli dell’agevolazione.

Allo stato attuale, però, possiamo dire che il bonus consiste in un rimborso del 20% sulle spese sostenute per la cerimonia, il quale viene ripartito in 5 anni.

Si potrà beneficiare della detrazione fiscale del 20% su abiti, fiori decorativi, make-up, servizio fotografico, bomboniere, servizio di ristorazione, ecc…, solamente qualora si abbia la possibilità di presentare i documenti che attestano le proprie spese (fino a 20.000 euro) e che queste siano state fatte in Italia.

Inoltre, anche se non si hanno ancora le informazioni ufficiali, ecco quali sono i requisiti per poter accedere all’agevolazione:

  • avere un’età anagrafica inferiore a 35 anni;
  • avere un reddito ISEE relativo al nucleo familiare non superiore a 23.000 euro (non superiore a 11.500 euro a persona);
  • essere in possesso della cittadinanza italiana da almeno dieci anni.

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5 Dicembre 2022 · Andrea Ricciardi