Bonus idrico: domande dal 17 Febbraio 2022 – Requisiti e come richiederlo

Dopo lunghissima attesa, finalmente il Bonus idrico (da qualcuno chiamato anche «bonus bagno» o «bonus rubinetti») vede la luce.












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Vorrei avere le informazioni necessarie per effettuare la domande per poter ottenere il bonus idrico: più precisamente, mi servirebbe sapere quali requisiti avere per il sostegno.

Potete aiutarmi?

Dopo lunghissima attesa, finalmente il Bonus idrico (da qualcuno chiamato anche «bonus bagno» o «bonus rubinetti») vede la luce.

Nelle più rosee aspettative doveva partire nella primavera di un anno fa, ma il cambio di governo – e una differente concezione della politica fiscale da parte dell’esecutivo guidato da Mario Draghi rispetto a quello del predecessore Giuseppe Conte – lo aveva relegato in un limbo, dal quale sembrava non riuscire ad emergere.

Ora, invece, l’annuncio ufficiale: a partire da mezzogiorno di giovedì 17 febbraio 2022 sarà possibile fare richiesta del bonus idrico sulla piattaforma on line predisposta dal Ministero della Transizione Ecologica.

Vediamo allora di ricapitolare regole e limiti di un’agevolazione pensata per incentivare la sostituzione della vecchia rubinetteria e dei vasi sanitari e perseguire così un migliore risparmio di risorse idriche.

Come detto, il Bonus idrico è finalizzato a perseguire il risparmio delle risorse idriche e può essere richiesto una sola volta, per un solo immobile, per interventi di efficientamento idrico fino ad esaurimento delle risorse stanziate. L’agevolazione è riconosciuta nel limite massimo di 1.000 euro per ciascun beneficiario.

Attenzione: il bonus viene emesso secondo l’ordine temporale di arrivo delle domande, fino ad esaurimento delle risorse. Quindi, è importante non attendere se non si vuole rischiare di rimanere esclusi

Come si legge nel testo pubblicato a suo tempo sulla Gazzetta Ufficiale, «possono beneficiare del bonus i maggiorenni residenti in Italia, titolari del diritto di proprietà o di altro diritto reale su edifici esistenti, nonché di diritti personali di godimento su parti di edifici esistenti o singole unità immobiliari».

Gli interventi per i quali richiedere il bonus devono essere stati eseguiti nel corso dell’anno 2021.

Gli interventi che danno diritto al Bonus idrico sono di «sostituzione di vasi sanitari in ceramica con nuovi apparecchi a scarico ridotto e di apparecchi di rubinetteria sanitaria, soffioni doccia e colonne doccia esistenti con nuovi apparecchi a limitazione di flusso d’acqua». Nello specifico, si deve rientrare in uno dei seguenti casi:

  • La fornitura e la posa in opera di vasi sanitari in ceramica con volume massimo di scarico uguale o inferiore a 6 litri e relativi sistemi di scarico, compresi le opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti;
  • La fornitura e l’installazione di rubinetti e miscelatori per bagno e cucina, compresi i dispositivi per il controllo di flusso di acqua con portata uguale o inferiore a 6 litri al minuto, e di soffioni doccia e colonne doccia con valori di portata di acqua uguale o inferiore a 9 litri al minuto, compresi le eventuali opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti.

Come detto, a ciascun beneficiario viene riconosciuto un bonus nel limite massimo di 1.000 euro per le spese effettivamente sostenute dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2021.

Una volta accertato il pieno raggiungimento dei requisiti necessari a poter ricevere il rimborso delle spese sostenute, nel limite massimo di 1.000 euro, queste verranno accreditate direttamente sull’Iban del beneficiario in un’unica soluzione.

Il Mite spiega che per ottenere il rimborso, i beneficiari dovranno presentare istanza registrandosi sulla piattaforma sviluppata da Sogei raggiungibile, previa autenticazione.

L’identità dei beneficiari, in relazione ai dati del nome, del cognome e del codice fiscale, sarà accertata attraverso Spid (leggi qui tutto ciò che devi sapere sullo Spid) o tramite Carta d’Identità Elettronica.

All’atto della registrazione, il beneficiario dovrà fornire delle dichiarazioni sostitutive di autocertificazione:

  • Nome, cognome, codice fiscale del beneficiario;
  • Importo della spesa sostenuta per cui si richiede il rimborso;
  • Quantità del bene e specifiche della posa in opera o installazione;
  • Specifiche tecniche, per ogni bene sostituito da apparecchi a limitazione di flusso d’acqua, oltre a specifica della portata massima d’acqua (in l/min) del prodotto acquistato;
  • Identificativo catastale dell’immobile (Comune, Sezione, Sezione Urbana, Foglio, Particella, Subalterno) per cui è stata presentata istanza di rimborso;
  • Di non avere usufruito di altre agevolazioni fiscali per le medesime spese.

All’istanza di rimborso si dovrà allegare la copia della fattura o della documentazione commerciale.

L’’inserimento di dati ed allegati deve essere completato entro 30 minuti. Nelle tre ore successive all’invio positivo della domanda sarà possibile eventualmente rettificare i dati e i documenti già inseriti.

Il MiTE ricorda che il bonus idrico è alternativo e non cumulabile, in relazione a medesime voci di spesa, con altre agevolazioni di natura fiscale relative alla fornitura, posa in opera e installazione dei medesimi beni.

Per ogni dubbio, il ministero ha predisposto delle Faq e messo a disposizione un call center che risponde al numero 800.090.545.

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16 Febbraio 2022 · Gennaro Andele

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