Bonus casalinghe – Cos’è e come funziona

Si tratta di un contributo ideato per aumentare l’inclusione sociale di persone che svolgono attività domestica












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Vorrei saperne di più in merito al bonus casalinghe, un sostegno varato dal governo a favore di questa particolare categoria, tra cui io rientro.

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Il Ministero delle Pari Opportunità ha pubblicato un avviso per comunicare modalità e requisiti del contributo ideato per aumentare l’inclusione sociale di persone che svolgono attività domestica: entro il 31 marzo 2022 dovranno essere presentati i progetti.

Tra gli interventi finanziabili quelli per l’utilizzo di Spid, piattaforme Inps e Inail, e formazione all’utilizzo di servizi come chat e email.

Lo scorso 15 dicembre, il Ministero delle Pari Opportunità ha pubblicato un avviso pubblico per comunicare le modalità e i requisiti del cosiddetto bonus casalinghe.

Si tratta di un contributo per aumentare la formazione e l’inclusione sociale di donne e uomini che svolgono attività domestica.

Nei mesi scorsi si era fatta un po’ di confusione sull’argomento, con molte persone che pensavano di avere diritto a un assegno mensile. Ma non si tratta di una somma in denaro, bensì di un fondo per la formazione digitale.

Il fondo era stato istituito dal Decreto Agosto 2020 e prevedeva lo stanziamento di risorse (per 3 milioni di euro) per incrementare le opportunità lavorative di persone che in prevalenza svolgono attività, senza vincolo di subordinazione e a titolo gratuito, finalizzate alla cura delle persone e dell’ambiente domestico, iscritte all’Assicurazione obbligatoria per il lavoro svolto in ambito domestico.

Enti pubblici, privati e associazioni che si occupano di formazione hanno tempo fino al 31 marzo 2022 per presentare i progetti ed essere ammessi al finanziamento.

Il bando per la presentazione dei progetti scade dunque a fine marzo. Entro questa data i soggetti interessati dovranno presentare la propria proposta, a pena di inammissibilità, con tutte le caratteristiche richieste dal bando, per ottenere il finanziamento.

Le proposte progettuali, da realizzarsi in un arco temporale massimo di dodici mesi, dovranno prevedere l’offerta di percorsi di formazione in campo digitale, attraverso la somministrazione dei corsi esclusivamente in modalità telematica.

In particolare, si legge nel bando, i corsi si focalizzeranno sull’acquisizione di conoscenze come ricercare informazioni sui vari motori di ricerca, riconoscere le fake news, archiviare dati su piattaforme cloud; creare contenuti digitali e imparare semplici regole di copyright.

E ancora: corsi per imparare ad utilizzare gli strumenti di comunicazione digitale, come le email, le chat e i social network; installare o disinstallare programmi sul pc, verificare la connessione internet e acquisire un approccio risolutivo ai problemi del computer.

Ma anche corsi per implementare le conoscenze sulla sicurezza: imparare a proteggere i propri dispositivi, i propri dati e la propria privacy in tutti gli spazi digitali; conoscere i servizi online per il cittadino, a partire dall’utilizzo di SPID, dei pagamenti digitali e delle piattaforme pubbliche quali l’INPS o l’Agenzia delle Entrate; conoscere e gestire strumenti digitali in grado di migliorare l’organizzazione e la gestione del budget domestico.

L’attività di formazione è destinata a coloro che sono in regola con il pagamento della polizza assicurativa INAIL contro gli infortuni domestici, in scadenza il 31 gennaio 2022.

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18 Gennaio 2022 · Andrea Ricciardi

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