Bonus 200 euro per le partite IVA – Manca ancora il decreto attuativo


Prevista l’istituzione di un fondo da 500 milioni di euro da ripartire durante il 2022 per il bonus 200 euro spettante ad autonomi e professionisti





Sono un professionista titolare di partita IVA e ancora non si è saputo niente, riguardo la nostra categoria, per quanto riguarda il bonus 200 euro una tantum che sarà erogato a Luglio dal governo per contenere i rincari generalizzati e l’inflazioni.

C’è qualche novità?

Sono in arrivo le prime erogazioni del bonus 200 euro, l’indennità una tantum prevista dal Decreto Aiuti per far fronte ai rincari degli ultimi mesi: si parte nel mese di luglio, quando la cifra verrà pagata a lavoratori dipendenti – pubblici e privati – e pensionati.

Ancora da definire il quadro per i lavoratori autonomi e professionisti.

L’art. 33 del Decreto Aiuti ha previsto l’istituzione, presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, di un fondo da 500 milioni di euro da ripartire durante il 2022 per le indennità spettanti ad autonomi e professionisti.

Il testo non menziona esplicitamente l’importo del bonus, a differenza di quanto previsto per le altre categorie di beneficiari.

Nel decreto si legge solamente che il fondo andrà a finanziare “il riconoscimento, in via eccezionale, di un’indennità tantum per l’anno 2022 ai lavoratori autonomi e ai professionisti” iscritti alle gestioni previdenziali dell’Istituto nazionale della previdenza sociale e ad altri enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza.

Fermi invece i requisiti previsti per i lavoratori dipendenti: non bisogna essere percettori di trattamenti pensionistici e di reddito di cittadinanza e non si deve aver superato, nel 2021, la soglia reddituale fissata a 35mila euro.

La legge va ad affidare a un decreto del ministro del Lavoro, di concerto con quello dell’Economia, il compito di definire “i criteri e le modalità per la concessione dell’indennità”, con relativi criteri di ripartizione delle risorse stanziate.

Il testo ministeriale sarebbe dovuto arrivare entro lo scorso 17 giugno. Il Decreto Aiuti per la sua emanazione stabiliva infatti un limite temporale di 30 giorni “dall’entrata in vigore del decreto stesso”, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 17 maggio e in vigore dal giorno successivo.

Il tempo è scaduto e del decreto del ministro del Lavoro ancora non c’è traccia. Lo scorso 21 giugno è intervenuta sul tema la sottosegretaria al Ministero dell’Economia, Maria Cecilia Guerra.

Guerra ha assicurato che il decreto per definire i dettagli “è in avanzata fase di predisposizione” sui tavoli del Ministero del Lavoro.

In particolare, ha detto la sottosegretaria, “sono in via di definizione le modalità di attuazione della corresponsione, tenuto conto delle risorse disponibili stanziate, della misura massima dell’indennità, al fine di assicurare che tutte le richieste siano soddisfatte e che non si determini disparità con la platea degli altri beneficiari”.

Sembra quindi che l’importo con molta probabilità sarà sempre di 200 euro.

Quando arriverà il decreto, il Ministero dell’Economia, ha aggiunto la sottosegreteria, “si assicura il massimo impegno per un rapido perfezionamento dello stesso”.

Il Ministero del Lavoro ha intanto fatto sapere che, sul fronte delle modalità applicative, “saranno definite le ipotesi di incumulabilità delle indennità e risolte le criticità relative ai casi di doppia iscrizione alla gestione separata Inps e alla casse previdenziali private, peraltro riferiti a una ristretta platea di soggetti”.

Diverso il discorso per i lavoratori autonomi privi di partita Iva.

Per loro sarà l’Inps, su richiesta, a erogare il bonus 200 euro.

Per risultare beneficiari il Decreto Aiuti chiede che i lavoratori “nel 2021 siano stati titolari di contratti autonomi riconducibili alle disposizioni di cui all’articolo 2222 del codice civile”, che disciplina il contratto d’opera.

“Per tali contratti deve risultare per il 2021 l’accredito di almeno un contributo mensile”, prosegue la norma, aggiungendo che i lavoratori devono risultare iscritti alla Gestione separata dell’Inps “all’entrata in vigore del presento decreto”.

24 Giugno 2022 · Gennaro Andele


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