A gennaio 2024 era previsto il passaggio al mercato libero per circa 9 milioni di famiglie: era, perché il governo ha deciso di prorogare ulteriormente il mercato tutelato.
Si è parlato a lungo di “bomba sociale” e in risposta è giunta la proroga di sei mesi al mercato tutelato, ovvero il mercato dell’energia nel quale le tariffe sono stabilite dall’Autorità dell’Energia e non lasciate alla libera offerta e alla concorrenza tra fornitori.
La decisione è stata annunciata dal ministero dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin e potrebbe essere una delle misure presenti nel prossimo decreto Energia, che comprende anche un dei piani per le rinnovabili e lo stock del materiale di scarto delle centrali nucleari.
L’allarme bomba sociale, come è stato definito il ritorno al mercato libero, è stato forse scongiurato.
Nel prossimo decreto Energia potrebbe infatti essere presente una misura per la proroga di altri sei mesi al mercato tutelato, a partire da gennaio 2024.
In questo modo ben 9 milioni di famiglie resteranno nel mercato tutelato fino all’estate 2024, senza la necessità di avviare il percorso di ricerca per trovare una nuova offerta attraverso un fornitore o immettersi nel sistema graduale di fuoriuscita pensato appositamente le famiglie in difficoltà.
Secondo il ministro dell’Ambiente il decreto sarà pronto a giorni e prevederà tutta una serie di interventi assemblati, dal mercato tutelato alle scorse nucleari, passando anche per le rinnovabili. Nel decreto, come spiega Pichetto Fratin, sono presenti “interventi che riguardano il sistema del mercato elettrico, in queste ore stiamo facendo delle valutazioni riguardo alla liberalizzazione per le famiglie in un momento in cui non c’è certezza che il quadro geopolitico tenga, che quindi i prezzi possano essere previsti perché l’energia per noi e ancora fortemente legata al gas, ci vuole cautela”, ha spiegato.
Per mesi è stato ricordato ai clienti del mercato tutelato che stava per finire la tutela. Sono state create guide e sistemi di uscita lento dallo stesso sistema, in particolar modo per le famiglie in difficoltà. La richiesta di uscita giungeva dalla Commissione Europea ed era uno degli obiettivi del Pnrr (Il piano nazionale di ripresa e resilienza). Ora però potrebbe (non) cambiare nulla.
il decreto Energia infatti blocca l’uscita dal mercato tutelato per altri sei mesi. La richiesta è arrivata anche da Arera, l’Autorità per l’energia. Sarebbe troppo difficile gestire le gare in poco tempo. Infatti in caso di assenza di una scelta di fornitore, i clienti finiranno nelle aste e assegnate agli operatori del mercato libero.
Queste però non sono pronte e non lo sarebbero state in tempo senza proroga.
15 Settembre 2023 · Andrea Ricciardi