Dunque per farla breve, causa problema occulto della caldaia (una perdita d’acqua nel muro, quindi acqua non consumata ma sprecata) ho ricevuto a gennaio 2022 una prima bolletta d’acqua di 1800 euro 750 mc di acqua consumata (rateizzata automaticamente dalla società erogatrice) con saldo totale e 4 rate da 450 euro l’una, una è stata da me già pagata la prossima ha scadenza 20 giugno prossimo.
Tralascio le traversie avute con la società erogatrice che penso non vi interessino, dico solo che dopo aver avuto una prima visita di un loro tecnico che ha trovato il contatore a posto, mi sono accorto rabbrividendo che non era il totale dei mc sprecati dalla caldaia, ma vi erano altri 459 mc in più..
Infatti stamattina mi arriva altra bolletta di 1120 euro (non rateizzabile). Vorrei quindi gentilmente un vostro parere sui miei quesiti:
Il mio consumo in questi 4 mesi causa la perdita occulta è stato di 1210 mc, ovvero più di 10 volte il mio consumo abituale (solitamente consumo 40/50 mc al mese esagerando ), la società erogatrice non sarebbe stata tenuta a segnalarmi l’anomalo consumo ?
La prima bolletta è stata da loro automaticamente rateizzata in 4 rate, negando una mia richiesta di dividerla in almeno 3 anni, dato che realmente non sono in grado neanche volendo di pagare 450 euro ogni 2 mesi e in aggiunta un bollettone di 1120 euro, posso chiedere che mi facciano un unico totale dei saldi rateizzato in 3 anni almeno ?
Come vi dicevo non ho possibilità materiale dato che al momento ho una pensione di 1060 euro + quella di mia moglie che è invalida al 100% non rivedibile, di 690 euro.
Inoltre ho bollette che rimangono raddoppiate e 2 figli da mantenere che ancora non lavorano.
Se continuo a pagare le 3 rate rimanenti di 450 ogni due mesi più la prox bolletta di agosto ( che ringraziando Dio sarà regolare sui 50 euro mese )tralasciando questa di giugno di 1200 che recupererò quando potrò, possono tagliarmi l’acqua?
Ma l’acqua “non era un bene primario”? Mia moglie è allettata e necessita di essere lavata spesso, come farei senza acqua? Possibile che io possa pagare con sistemi che mi permettano di farlo?
In questo caso è chiaro che non l’ho consumata quest’acqua ma si tratta di un problema tecnico. Neppure una ditta di lavaggio auto in un mese consuma quello che ho consumato io in quattro mesi.
La società erogatrice del servizio di fornitura dell’acqua non è tenuta a verificare eventuali consumi anomali del cliente, ma, su richiesta del cliente stesso, deve intervenire tempestivamente per verificare eventuali perdite di acqua lungo la conduttura a valle del contatore.
La bolletta si può pagare a rate quando la fattura emessa superi del 100% il valore dell’addebito medio delle bollette emesse nel corso degli ultimi 12 mesi. Ad esempio, se negli ultimi 12 mesi il cliente ha ricevuto 4 bollette per un importo complessivo di 100 euro, la quinta bolletta è rateizzabile se il suo valore supera i 200 euro. Purtroppo la fattura di 1800 euro ha alzato la media e, probabilmente, la successiva di 1120 euro non presenta i requisiti per la rateizzazione: comunque, con le bollette degli ultimi 12 mesi alla mano, va effettuato il calcolo ed eccepito, eventualmente, al fornitore che rifiuta la dilazione della bolletta.
In caso di mancato pagamento della bolletta (non rateizzata) il fornitore deve dapprima costituirsi in mora con notifica al cliente (con la costituzione in mora, all’importo della bolletta non pagata alla scadenza vengono applicati gli interessi moratori) Quindi, al cliente deve essere offerto un piano di rientro dal debito: il piano di rientro dilazionato deve avere una durata minima di 12 mesi, con rate non cumulabili di frequenza pari a quella della fatturazione, salvo diversi accordi tra le parti.
Se il cliente non paga una rata del piano di dilazione, il relativo importo può essere maggiorato ancora con gli interessi di mora (che risarciscono il creditore per il ritardato pagamento) e, se previsto dal piano di rateizzazione, l’utente deve saldare l’intero debito residuo entro 20 giorni dalla scadenza della rata non pagata (decadenza dal beneficio del termine).
Se non lo fa, il gestore può procedere alla limitazione, sospensione o disattivazione della fornitura senza ulteriore preavviso.
Per le utenze domestiche residenti che non sono titolari di bonus idrico (o bonus acqua), la fornitura può essere sospesa solo quando il debito supera l’importo dovuto nell’anno precedente per i consumi in fascia a tariffa agevolata, e solo in seguito all’intervento di limitazione della fornitura, se tecnicamente possibile.
Invece, le utenze domestiche residenti titolari di bonus idrico e le utenze con uso pubblico non disalimentabile non possono essere sospese o disattivate in caso di morosità.
Se il cliente dispone di un ISEE basso, potrà pertanto essere utile richiedere il bonus idrico (o bonus acqua).
18 Maggio 2022 · Giovanni Napoletano
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