Il rapporto di conto corrente, in quanto riconducibile al rapporto di mandato, deve ritenersi automaticamente estinto con il decesso del titolare. Infatti, sebbene la normativa concernente il conto corrente bancario non specifichi gli effetti conseguenti al decesso del titolare, tuttavia, la dottrina e la giurisprudenza prevalenti vedono nel conto corrente bancario un unico contratto innominato misto con prevalenza delle prestazioni tipiche del contratto di mandato. La morte del mandante, pertanto, costituisce una delle cause di estinzione del mandato e, quindi, a seguito della morte del titolare il conto corrente si estingue. Conseguentemente, cessato il rapporto di conto corrente a partire dalla data di decesso del de cuius (ovvero da quella in cui tale decesso sia stato comunicato), la banca deve astenersi dal compiere qualsiasi ulteriore operazione come, ad esempio, l'addebito delle rate del prestito concesso al defunto o l'esecuzione di RID. Se a seguito dell'estinzione del rapporto residua un debito ...
Ho contratto un debito di 5000 euro e un conseguente atto di precetto da una finanziaria: temo il blocco dei conti correnti visto che non ho beni pignorabili. Come farò se accadrà , a pagare i contributi INPS e l'Agenzia delle entrate se non avrò accesso al conto corrente, considerato che c'è l obbligo di pagamento telematico per i titolari di partita iva? ...
Riaccredito pensione defunto su conto corrente INPS - A cosa serve il ricorso all'ABF?
Sempre in riferimento a questa discussione, ora pongo un altro quesito sempre sulla mia situazione. Dal 02/04/2015 ad oggi 24/09/2015 sei mesi sono passati dalla mia domanda presentata all'INPS per i ratei di pensione, la banca non restituisce la pensione acquisita dopo la morte di mia madre, l'INPS invita la Banca, ma ad oggi è tutto bloccato. Ora io devo fare ricorso all'Arbitro Bancario Finanziario? Ma il problema non è fra Banca e INPS? Il comportamento scorretto non è della banca? ...